sabato 23 agosto 2008

USA/Israele: preoccupatissimi per vendita armi russe a Siria

WASHINGTON, 23 AGO - Durante la visita di ieri del presidente siriano Bashar al-Assad in Russia, a Damasco è stata promessa la vendita di armi "difensive", come le ha definite il capo della diplomazia di Mosca Sergei Lavrov. Già Israele ha espresso preoccupazione, rassicurata dallo stesso presidente russo Dmitri Medvedev, che ha avuto un colloquio telefonico col premier Ehud Olmert. "Siamo evidentemente assai preoccupati per le informazioni secondo le quali la Russia potrebbe fornire armi, sistemi d'arma alla Siria", ha detto Wood. "Noi - ha aggiunto - abbiamo sempre detto ai russi che queste vendite non devono proseguire, non contribuiscono alla stabilità regionale e, ancora una volta, li esorto a non dar corso a queste transazioni se hanno intenzione di farle". "Se i missili di tipo S-300 o Iskander dovessero essere schierati in Siria avremmo uno scenario molto pericoloso". Il deputato del partito Likud Yuval Steinitz ha commentato così questa mattina l'offerta di Damasco di ospitare in Siria una batteria di missili russa. Il presidente siriano Bashar al-Assad ha infatti pubblicamente espresso alla Russia il suo sostegno per il conflitto in Georgia offrendo di ospitare sul suo territorio i sistemi missilistici russi Iskander come risposta al dispiegamento dello "scudo spaziale" USA in Europa dell'est. "La nostra posizione - ha detto Assad - è di disponibilità alla cooperazione con la Russia in tutto ciò che può consolidare la sua sicurezza". Mosca "deve pensare a misure di risposta se si trova intrappolata in un cerchio". Assad ha al primo punto della sua agenda l'acquisto di armamenti.
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