lunedì 11 agosto 2008

Pechino, 11 ago. (Adnkronos/Ign) - Scintille Usa-Russia sulla questione caucasica, dove Mosca è intervenuta a sostegno delle ambizioni separatiste delle regioni georgiane dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia. I mediatori europei fanno la spola Tbilisi-Mosca per un accordo sul cessate il fuoco ma le parti non hanno ancora raggiunto un'intesa. Intanto, sono migliaia i profughi di questo conflitto, 30mila secondo l'Ue. Dopo che il presidente Usa George W. Bush ha condannato le azioni militari di Mosca in Georgia (''questa violenza è inaccettabile'') il premier russo Vladimir Putin ha attaccato gli Stati Uniti, accusandoli di ostacolare le loro operazioni militari in Georgia. "Mi rammarico che alcuni nostri partner non ci stiano aiutando, cercando piuttosto di ostacolarci - ha detto il premier russo citato dalla tv di Mosca - Mi riferisco al trasferimento del contingente militare georgiano dall'Iraq a bordo di aerei militari americani direttamente nella zona del conflitto". Questa mattina, è infatti atterrato all'aeroporto internazionale di Tbilisi un aereo, alcune fonti parlano di due, con a bordo militari georgiani provenienti dall'Iraq e disimpegnati nell'ambito della mobilitazione decisa dal presidente georgiano Mikhail Saakashvili. Mosca ha anche respinto l'offerta della Georgia per il cessate il fuoco contenuta in un documento firmato da Saakashvili alla presenza degli inviati dell'Ue e dell'Osce. "Secondo le informazioni delle nostre forze di pace nell'Ossezia del Sud - ha detto un portavoce del Cremlino - la Georgia sta continuando ad utilizzare la sua forza militare e per questo non possiamo tenere in considerazione questo documento".
Continua ...

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