lunedì 11 agosto 2008

Etichette come per le sigarette - Londra dichiara guerra ai coloranti

LONDRA - Scritte minacciose come sui pacchetti di sigarette, ma questa volta sulle confenzioni dei dolcetti che piacciono soprattutto ai bambini. Se la battaglia della Gran Bretagna perché l'Europa metta al bando i coloranti artificiali negli alimenti avrà successo, il primo passo sarà proprio questo, una scritta evidente che dirà "questo prodotto può avere effetti collaterali su attenzione e comportamento nei bambini". La Food Standards Agency, agenzia del governo britannico creata nel 2000 per controllare la qualità del cibo in relazione alla salute dei consumatori, sta facendo pressioni sull'Unione Europea perché si tengano in maggiore considerazione i risultati di uno studio sui coloranti artificiali dell'Università di Southampton. I ricercatori britannici hanno infatti stabilito una relazione tra i coloranti artificiali e il comportamento dei bambini, in particolare sui sintomi dell'Adhd, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Una malattia discussa. Dell'Adhd si è fatto un gran parlare. Secondo alcuni la sindrome da deficit di attenzione e iperattività non è neanche una malattia vera, per altri va curata con farmaci la prescrizione dei quali, soprattutto negli Stati Uniti, ha raggiunto negli ultimi anni livelli discutibili. Lo studio dell'università di Southampton, compiuto su 300 bambini dai 3 ai 9 anni e pubblicato lo scorso anno sulla rivista Lancet, arrivò alla conclusione che il cocktail di alcuni coloranti alimentari e il conservante E211, benzoato di sodio, aumenta l'iperattività nei bambini. Lo studio non fu in grado di stabilire la base biologica di tale conseguenza, ma gli esperimenti diedero risultati considerati attendibili dalla comunità scientifica. Da quel momento ci fu sempre maggiore pressione sulla Fsa, la Food Standard Agency, perché vietasse tali coloranti. Ora, dopo una serie di misure attuate in Gran Bretagna, la Fsa sta cercando di sensibilizzare al problema anche la Ue.
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http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/scienza_e_tecnologia/coloranti-gb/coloranti-gb/coloranti-gb.html

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