Mosca contro gli americani: «Tentano solo di ostacolarci»
Vladimir Putin accusa gli Stati Uniti. Washington, ha detto il premier russo, interviene nelle operazioni russe in Georgia trasferendo per via aerea dall’Iraq soldati georgiani nella zona del conflitto. «La Guerra Fredda è una cosa del passato - ha spiegato Putin - ma la mentalità da Guerra Fredda rimane ancora stampata nelle teste di alcuni diplomatici americani». «Di fatto alcuni dei nostri partner non ci aiutano, ma tentano di ostacolarci - ha sottolineato - mi riferisco ai soldati georgiani di stanza in Iraq, trasferiti a bordo di aerei statunitensi direttamente nell’area del conflitto».Gli ufficiali di Tbilisi hanno confermato il rientro dall’Iraq di quasi tutti i 2000 militari impegnati, che saranno immediatamente dispiegati sul confine meridionale del Sud Ossezia. Mille di loro sono già rientrati. «Gran parte del nostro contingente in Iraq deve tornare indietro», ha riferito un deputato della commissione difesa del parlamento georgiano, Nika Rarua. Già nelle prime ore del conflitto in Ossezia del sud, Tbilisi aveva chiesto espressamente a Washington la fornitura di alcuni aerei per il rientro in patria dei militari in missione a Baghdad.Putin si è detto indignato per il «cinismo» di alcuni governi occidentali che sostengono la Georgia che, secondo il primo ministro, «è colpevole di un atto di aggressione contro il Sud Ossezia. Non è il cinismo in sè che sorprende - ha spiegato Putin - perchè la politica è fatta anche di cinismo. Il problema è che, in questo caso, si usa un trucco che confonde l’aggressore con la vittima». Il primo ministro, ha anche fatto un parallelo tra la Georgia del presidente Mikheil Saakashvili e l’Iraq di Saddam Hussein. «Saddam è stato impiccato per aver sterminato diversi villaggi sciiti. Gli attuali governanti georgiani, che hanno raso a zero dieci villaggi osseti, che sono passati con i loro carri armati sopra vecchi e bambini ed hanno bruciato vivi cittadini inermi, loro, invece, vengono difesi».
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