mercoledì 6 agosto 2008

Una norma palesemente anticostituzionale - di Gianni Rossi

“Quello che Articolo 21 va dicendo da un mese finalmente è sulle bocche di tutti. La norma antiprecari è platealmente anticostituzionale. Non basta! E’ anche contro le regole dell’Unione europea, secondo le quali il contratto di lavoro deve essere normalmente a tempo indeterminato. Ci sono dunque almeno due buoni ragioni perché il presidente Napolitano rifiuti la firma di promulgazione. Non è mai accaduto che una norma di legge sia entrata in vigore nonostante che, sia in sede tecnica che in sede politica, ne sia stata ammessa la palese illegittimità costituzionale.” E’ esplicito e determinato nelle sue convinzioni l’avvocato Domenico D’Amati, che per Articolo 21 ha portato avanti una dura battaglia affinché la norma “antiprecari” fosse bandita dalla manovra finanziaria del governo Berlusconi-Tremonti. Dopo aver scritto su tutti i principali siti WEB, essere stato interpellato dalla stampa nazionale ed aver inviato una “lettera aperta” al presidente della Repubblica, D’Amati ha ottenuto una prima vittoria dal Parlamento stesso: gli uffici legislativi della Camera hanno certificato che la norma è in contrasto con l’Articolo 3 della Costituzione e, quindi, la firma di promulgazione del Quirinale è a rischio. Non ti sembra assurdo, allora, che un membro del governo, come il sottosegretario all’Economia, Vegas, ammetta la incostituzionalità della norma e non la ritenga un fatto grave?“E’ non solo assurdo ma molto preoccupante per le sorti della democrazia nel nostro paese. Quando si arriva s a mettersi sotto i piedi la costituzione con dichiarazioni che assumono un contenuto di sfida, si stabilisce un precedente di inaudita gravità. Il costume democratico vuole che la costituzione venga rispettata in ogni momento dell’attività politica ed istituzionale.”
Continua ...

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