Secondo il quotidiano libanese Assafir dell’11 novembre, Rahm Emmanuel nominato capo dello staff presidenziale di Barak Obama, sarebbe un emissario del partito di destra israeliano Likud e un collaboratore del Mossad israeliano. Non solo, avrebbe avuto un ruolo chiave nello scandalo Monica Levinski che mise in seri guai l’amministrazione Clinton. Fu questo coinvolgimento – secondo il giornale – la causa del licenziamento di Rahm Emmanuel dallo staff di Clinton nel 1998.A scoprire le relazioni tra Emmanuel e il Mossad fu un agente del FBI sottoposto al direttore del Bureau John O’Neil e un altro agente di cui non è stato scoperto il nome. Furono i due agenti a scoprire che Emmanuel era stato decisivo per far assegnare Monica Levinski come stagista presso lo staff presidenziale. Il dirigente del FBI rimase ucciso negli attentati dell’ 11 settembre, mentre un agente della CIA dell’ufficio di Houston - Ronald Tony Canby molto amico di O’Neill – è stato ucciso nell’aprile di quest’anno dalla polizia di stato mentre stava indagando sull’attività del Mossad negli Stati Uniti.Il sito statunitense WMR afferma che Emmanuel è stato parte di una operazione di ricatto e spionaggio politico contro Clinton per conto del Likud quando il primo ministro israeliano era Benjamin Netanyahu, fortemente contrario ai negoziati con i palestinesi sostenuti invece dall’amministrazione Clinton.
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