domenica 25 gennaio 2009

S. Borsellino: dov'e' finita l'agenda rossa?

Bari. Dov'é finita l'agenda rossa di Paolo Borsellino?: lo chiede con forza il fratello del magistrato ucciso nel luglio del '92, Salvatore Borsellino, intervenuto oggi alla Giornata di sensibilizzazione che si e' tenuta al Politecnico di Bari, promossa dalla Scuola di formazione politica 'Antonio Caponnetto'. Sono intervenuti, tra gli altri, rappresentanti di associazioni culturali, il pm della direzione distrettuale antimafia di Bari, Desiré Di Geronimo e, in videoconferenza da Palermo, il giornalista dell'agenzia Ansa, Giuseppe Lo Bianco, autore del libro 'Dov'é finita l'agenda rossa di Paolo Borsellinò. La stessa agenda che, per Salvatore Borsellino, avallerebbe l'ipotesi, ribadita oggi con forza, che la morte di suo fratello Paolo, ucciso nell'attentato di via d'Amelio, "fu una strage di Stato compiuta per mano della mafia". "Perché quel giorno - ha detto Salvatore - un uomo si allontanò con una borsa in cui c'era l'agenda su cui erano annotate le dichiarazioni che i pentiti stavano facendo a Paolo". "Successivamente - ha aggiunto - la borsa fu ritrovata ma l'agenda non c'era più: non è stato un mafioso a rubarla ma un uomo delle istituzioni che aveva collaborato con la criminalità organizzata e temeva si scoprisse la rete di ricatti incrociati tra mafia e politica, su cui oggi si basa la disgraziata seconda Repubblica". Lo Bianco ha "suggerito ai giovani di formare la propria coscienza civile attraverso i libri e non con l'ausilio della televisione". Di Geronimo ha ribadito "che la mafia esiste laddove esiste il potere economico, e ciò spiega perché in Italia non si è mai voluto sconfiggere la mafia".
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/12476/48/

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