domenica 25 gennaio 2009

Un compagno del 'Che': ''Fu tradito da Castro su ordine dell'Urss''

Roma, 25 gen. (Ign) - ''Volevamo esportare la rivoluzione, fummo abbandonati nella giungla. Il 'Che' andò incontro alla morte sapendo di essere stato tradito''. A parlare, in un'intervista al Corriere', è Dariel Alarcòn Ramìrez, detto 'Benigno', ex guerrigliero della rivoluzione cubana.Condannato a morte, dal 1996 vive a Parigi e la sua vita sta per diventare un film. 'Benigno' parla di una ''macchinazione'' di cui furono responsabili Fidel Castro e l'Unione Sovietica. ''Non sapevo cosa fosse il socialismo. Il 'Che' mi insegnò tutto. Non era facile conquistare la sua fiducia. Ma era un uomo buono e onesto'' dice l'ex ribelle.Che spiega le ragioni del complotto: ''I sovietici consideravano Guevara una personalità pericolosa per le loro strategie imperialistiche. Fidel si piegò alla ragion di Stato, visto che la sopravvivenza di Cuba dipendeva dall'aiuto di Mosca. Ed eliminò un compagno di lotta ingombrante''.Il 'Che' fu così vittima di una ''trappola mortale''. Il mito rivoluzionario di intere generazioni fu catturato l'8 ottobre 1967. Fu assassinato il giorno dopo.
http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2947375226

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