Biagi, Corte Strasburgo dà ragione a Cofferati su immunità Bossi

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito oggi che l'Italia ha privato l'ex leader della Cgil Sergio Cofferati del diritto a una giusto processo per ottenere soddisfazione rispetto alle accuse dell'ex ministro Umberto Bossi sul caso di Marco Biagi, il giuslavorista consulente del governo ucciso nel 2002 dalle "nuove" Brigate Rosse, Continua a leggere questa notizia

Il caso era nato da un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Messaggero" in cui il leader leghista, parlamentare e ministro, aveva legato l'omicidio di Biagi, avvenuto a Bologna, alle tensioni sociali a suo avviso provocate dalla Cgil. Cofferati, oggi sindaco uscente di Bologna e all'epoca numero uno del più grande sindacato italiano, aveva querelato Bossi. Ma la Camera dei Deputati aveva concesso al leader della Lega l'immunità, perché le frasi incriminate erano state pronunciate mentre era in corso un dibattito parlamentare sull'omicidio del giuslavorista. Cofferati e la Cgil avevano anche querelato per diffamazione "Il Messaggero", ma dopo che Bossi fu protetto dall'immunità, il procedimento si arenò. E il leader sindacale decise di ricorrere alla Corte di Strasburgo.

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