Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Chiusa l'esperienza di sindaco a Bologna, Sergio Cofferati non intende uscire dalla politica attiva e manda un messaggio a Dario Franceschini: se il partito ha bisogno di me, dice in un'intervista alla "Stampa", sono pronto a dare una mano. Sono "disponibile a dare una mano. Vado via da Bologna - ricorda - per ragioni private, non certo per altro. Se il mio partito lo riterra' utile - ma devono decidere loro: non lo decido io - impieghero' le energie che mi rimangono nella posizione che vorranno purche' sia compatibile con la scelta da me fatta". Il Pd naviga in cattive acque e occorre rimettere in sesto la barca. "Si' -conferma Cofferati- partendo da una questione che a me pare diventata assolutamente prioritaria. E cioe', come si sta nel Pd: che e' uno dei principali problemi del Pd. Parlo delle modalita' con le quali si gestisce la dialettica interna. Perche' se tu sei il segretario e non sono d'accordo su una scelta che fai, te lo dico, ti prospetto le mie alternative, ne discuto con franchezza e perfino con determinazione: ma poi quello che si decide - o perche' c'e' una istanza che si pronuncia o perche' c'e' una mediazione - diventa anche la mia soluzione. E dovrebbe diventarla per tutti. Allo stesso tempo, non deve essere messo in discussione il ruolo del segretario".
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