mercoledì 17 giugno 2009

Venghino al circo delle promesse del Premier

Rinverdendo i fasti del famoso “Patto con gli italiani” sottoscritto l’otto maggio 2001 a “Porta a porta”, quando promise mari e monti per i cinque anni a venire (compreso uno stanziamento di ben 200.000 miliardi per le “grandi opere”) e dimissioni irrevocabili in caso di fregature, puntualmente verificatesi (le fregature, non le dimissioni), il Berlusconi-ter, allo scadere del primo anno di governo della nuova gestione, enumera i suoi portentosi successi e gli altrettanto portentosi programmi futuri davanti ai giovani imprenditori riuniti a Santa Margherita ligure. Il tono di voce è quello cristallino ed esuberante del clown all’ingresso del circo:
“Venghino, signori, venghino! Più gente entra, più bestie si vedono!”
O del ciarlatano che sfoggia i propri mirabolanti preparati: "Udite, udite, o rustici…/Io già suppongo e immagino / che al par di me sappiate /ch’io sono quel gran medico, /dottore enciclopedico /chiamato Dulcamara, /la cui virtù preclara /e i portenti infiniti /son noti in tutto il mondo... e in altri siti. /Benefattor degli uomini, /riparator dei mali, /in pochi giorni io sgombero /io spazzo gli spedali, /e la salute a vendere /per tutto il mondo io vo. /Compratela, compratela, /per poco io ve la do .
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