sabato 18 luglio 2009

Nell'inchiesta Tarantini delibere pilotate sulla sanità

BARI - C'è anche la storia di una delibera, approvata dalla giunta Fitto nell'ottobre 2002, su input dell'allora consigliere regionale Salvatore Greco, nel fascicolo della procura di Bari che ha travolto Gianpaolo Tarantini, l'imprenditore che, nell'ottobre scorso, ha portato la escort Patrizia D'Addario a casa del presidente del Consiglio Silvio berlusconi. Il pm Roberto Rossi, notificando ai 23 indagati (tra loro molti sono medici) l'avviso di conclusione dell'inchiesta, ha depositato gli atti. E nei faldoni, messi a disposizione degli avvocati, ci sono migliaia di intercettazioni. Tra queste anche alcune che, secondo i carabinieri della sezione di pg, dimostrerebbero come gli affari di Greco, considerato il socio occulto di Tarantini, fossero "poliedrici". Spaziavano dalla sanità all'edilizia. E' l'ottobre del 2003. Greco (ora alla guida del movimento di Fitto "La Puglia prima di tutto") sta curando la procedura per una delibera che interessa il cugino Salvatore al quale in una telefonata, intercettata il 18, dà informazioni sullo stato dell'iter amministrativo, dicendo che il provvedimento è al vaglio della Ragioneria. I contatti tra i due cugini sono frequenti. Il 22 Salvatore dice a Tato Greco di aver una copia della delibera che prevede il trasferimento di una struttura ospedaliera a Villa Patrizia, struttura di proprietà della famiglia Matarrese. Più tardi l'allora consigliere regionale parla con lo zio Amato attribuendosi il merito di aver dato seguito alle richieste del cugino. La ricostruzione dei carabinieri si basa sulle intercettazioni.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-13/delibere-pilotate/delibere-pilotate.html

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