SIENA - Sei milioni e 700mila litri di Brunello di Montalcino e 1,7 milioni di litri di vino di altra denominazione (come Rosso di Montalcino e Chianti classico) sono stati sequestrati nell'ambito di una operazione coordinata dalla Procura di Siena. Le ispezioni hanno dimostrato infatti come la coltivazione dei vitigni non seguisse i criteri consentiti dal disciplinare del Brunello e del rosso di Montalcino, che prevedono la presenza esclusiva del vitigno Sangiovese. Il 20% del cosiddetto Brunello e' stato declassato a I.G.T. Toscana Rosso, mentre il 40% degli altri vini e' stato declassato a denominazioni di minor pregio. Il direttore del Consorzio del Brunello e due ispettori del Comitato di certificazione hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagini. Sette le imprese coinvolte, 13 gli indagati. "Si tratta di prodotti - spiega il colonnello Marco Squarcio delle Fiamme Gialle di Siena - che sarebbero stati immessi sul mercato, non solo italiano, ma mondiale visto che il Brunello e' uno dei vini piu' famosi al mondo. Le imprese risultate irregolari, i cui responsabili sono stati denunciati, sono tra le maggiori del settore". Per arrivare alla conclusione delle indagini ci sono voluti due anni. "E' stata un'attivita' lunga e laboriosa - commenta il colonnello Squarcio - sono state eseguite numerose perquisizioni, intercettazioni telefoniche e fotografie aeree".
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