Milano, 18 lug. (Adnkronos/Ign) - "Sui fatti relativi al consorzio Tskj, che risalgono al periodo precedente al 2004, c'è un'indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Milano, della Sec del Dipartimento di Giustizia statunitense, che accerteranno i fatti e le eventuali responsabilità. Eni e Saipem-Snamprogetti sono da tempo in contatto a titolo volontario con gli organi inquirenti per fornire loro la massima collaborazione". E' questo il commento rilasciato oggi da un portavoce dell'Eni sull'inchiesta aperta nei confronti della ex Snamprogetti, poi incorporata da Saipem, società del gruppo energetico, con l'accusa di aver pagato tangenti a politici nigeriani tra il 1994 e il 2004 in cambio di appalti per un valore complessivo di 6 miliardi di euro.
Come rivela il 'Corriere della Sera', l'accusa è di corruzione internazionale e c'è stata una perquisizione negli uffici del Gruppo Eni a San Donato in provincia di Milano. Le persone indagate sarebbero due, ex manager di Snamprogetti.
L'inchiesta è coordinata dai magistrati milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, che hanno deciso la perquisizione per poter acquisire documenti anche in funzione di valutare se iscrivere nel registro degli indagati la persona giuridica della società del Gruppo Eni. Questa possibilità, riferisce il Corsera, è ancora possibile ma soltanto per i prossimi 13 giorni perché poi scade il termine di cinque anni per la prescrizione delle responsabilità amministrative delle società per i reati commessi dai dipendenti nell'interesse aziendale.
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