mercoledì 29 luglio 2009

Non solo Agrigento, in Italia decine le opere a rischio crollo

Roma, 29 lug. (Apcom) - In Italia ci sono strade, ponti, gallerie, scuole, ospedali e addirittura un Palazzo di Giustizia, quello in costruzione a Gela, ed un commissariato di Polizia, quello di Castelvetrano in provincia di Trapani, costruite con il 'cemento depotenziato' stile ospedale di Agrigento. Decine di opere a rischio crollo. Un business che gioca con le vite di migliaia di persone e fa capo al crimine organizzato, che lucra e realizza fondi neri per i propri affari risparmiando sul cemento e sostituendolo con la sabbia. Dopo il caso di Agrigento, nel dossier 'Cemento disarmato. Storie di un Paese a rischio crollo, tra sabbia e cemento' Legambiente ha raccolto in un documento l'elenco delle opere oggetto d'inchiesta da parte delle Procure della Repubblica in giro per l'Italia. "Che il crimine organizzato abbia di fatto una specie di monopolio nel mercato del calcestruzzo è un dato incontrovertibile - spiega il vice presidente di Legambiente Sebastiano Venneri - Basti pensare a ciò che accade in provincia di Trapani dove lo Stato oggi detiene il 90% delle imprese di produzione di calcestruzzo sequestrate o confiscate a esponenti della malavita, che fino a qualche settimana fa hanno fornito la materia prima per tutte le opere di quella zona.
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http://www.apcom.net/newscronaca/20090729_154553_1ef442f_67305.shtml

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