venerdì 23 ottobre 2009

Rifiuti tossici, screening a Crotone sul numero di tumori tra gli abitanti

CROTONE - Un screening sulla popolazione di Crotone per verificare il numero dei tumori, nella città che ha costruito scuole ed edifici pubblici e privati con materiali tossici. E che conta ben venticinque siti inquinati dai rifiuti della Pertusola (ex fabbrica di zinco), ancora in piedi. La notizia è che il ministero della Salute ed il ministero dell'Ambiente hanno deciso di unirsi alla Regione Calabria per aiutarla a monitorare tutta la popolazione di Crotone. Finora l'unico screening eseguito è stato quello ordinato dalla Procura su 290 studenti dopo la chiusura di due scuole - l'istituto "Lucifero" e la scuola elementare San Francesco - costruite appunto sui rifiuti tossici. Le analisi avevano rilevato la presenza - nel sangue dei bambini e dei ragazzi - di cadmio, nichel, arsenico e piombo in misura di 3 - 4 volte superiore ai valori normali, con il rischio, nel tempo, di patologie epatiche, renali, gastrointestinali e delle ossa. Il caso si era aperto dopo malattie che avevano colpito inspiegabilmente dei bimbi, ma il rischio per la salute riguarda tutti ed è quindi urgente e fondamentale eseguire uno screening su tutta la popolazione. Per questo il sostegno promesso dai due Ministeri viene ora vissuto a Crotone con sollievo: potrebbe indicare che la città non è più sola ad affrontare il suo gigantesco problema.
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http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/nave-veleni/nave-screening/nave-screening.html

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