venerdì 23 ottobre 2009

Da Magnanapoli, passando per Globalservice arrivando ai Mastella: i nuovi misteri italiani (prima parte)

Uno strano suicidio all’anno, un sequestro ogni tanto, uno scandaluccio semestrale, una volta in Sicilia, un’altra volta a Milano, ora si tratta di rifiuti, ora di sanitopoli, poi appaltopoli. Ogni accadimento sembrerebbe un fatto a se stante, cambiano i soggetti delle indagini, cambiano i luoghi. Così partono le indagini; una strana segnalazione o intercettazione o coincidenza, nelle migliori delle ipotesi si inizia ad indagare dopo aver ricevuto una vera e propria denuncia. Si indaga e si segue la pista per mesi, quando la pista ’ scotta ’ gli inquirenti possono essere trasferiti di colpo, tolti dal caso, depistati, uccisi. Le indagini che riguardano prettamente i legami tra mafia e Stato sono tante ma in effetti possono considerarsi una sola: stessa regia e movente. Che si tratti di tangentopoli, vallettopoli, sanitopoli non conta, che succeda a Milano, Napoli, Roma non cambia: unica regia, stesso movente. Denari e controllo. Una volta si trattava della strage di Piazza Fontana, dell’Italicus, di Ustica, Moby Prince, di Calvi, di Moro, di Mattei e tanti altri misteri italiani. In questi anni son variati gli ambiti di controllo ma non la vittima prescelta, lo Stato italiano e non la regia e i moventi. Denari e controllo. C’entrano sempre il gioco forza dei servizi segreti, si scovano sempre politici immischiati, si parla sempre di corruzione, assassini, spartizione della cosa pubblica, poteri partitici, le banche come i luoghi fulcro di spartenze, arrivi e spostamenti. Ogni indagine ha questi punti in comune. Indagini lunghissime mai concluse, pagine delicate oggi macerano nell’umido di archivi dimenticati per volere; eliminate le prove e le memorie, sarà impossibile collegare, arrestare, metter fine ad anni di assoluto dominio finanziario e politico. Oggi si torna a parlare di Nugnes, Giorgio Nugnes cresciuto sulle ginocchia di De Mita, accusato di reati imfamanti, obbligato a stringersi una corda al collo solo perchè, dicevano, ’ avvisava gli ultrà di Pianura concentrati a lottare contro la discarica, degli spostamenti della polizia mandata a gestire l’ordine pubblico’. Si torna a parlare dell’inchiesta Magnanapoli e Globalservice e forse tutto coincide, anche lo strano suicidio di Nugnes. Tutto coincide. . L’inchiesta sulla delibera per il ’Global service’ del Comune di Napoli nasce a Caserta nell’ambito di un procedimento avviato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere su illeciti di alcuni componenti dell’amministrazione comunale di Orta di Atella. Interessi tra amministratori e imprenditori che hanno al centro l’ex sindaco del comune Angelo Brancaccio, transitato in Consiglio regionale nelle file dei Ds e poi del Pd e arrestato l’anno scorso a maggio. (2007)
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