martedì 29 giugno 2010

Berlusconi e i giornali Caro Silvio, non spari nel gruppo

ANCORA una volta il presidente del Consiglio ha invitato i lettori a non comprare i giornali, a fare lo sciopero in edicola. Perchè, a suo dire, i giornali, e quando dice giornali pensa soprattutto ai quotidiani, disinformano, ingannano i lettori, travisano la verità. In questo caso, parlando da San Paolo del Brasile ai microfoni del Tg1, il premier se l’è presa per come i quotidiani hanno raccontato e commentato i lavori e i risultati del G20 di Toronto, nel quale G20 Berlusconi è stato uno dei protagonisti. L’opinione diffusa, ma non solo dei media italiani di carta, ma complessivamente dell’informazione di tutto il mondo, è che l’esito sia stato sostanzialmente deludente. Anche il solitamente prudente Vaticano ha commentato in questi termini: «Nessun segnale contro la crisi», come abbiamo titolato ieri le parole del segretario di Stato Cardinal Bertone. Poi, verosimilmente, il presidente del Consiglio ce l’aveva in realtà con giornali che da anni non perdono occasione per criticarlo, anche pesantemente, tanto per i suoi comportamenti pubblici, quanto per quelli privati.
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