La denuncia dell’ONLUS della società civile: nella manovra si abbattono i risarcimenti per chi ha contratto l’HIV a causa di una trasfusione di sangue.
”Si continua a tagliare sulla pelle dei cittadini: dopo l’indennita’ di accompagnamento per i disabili, la manovra finanziaria colpisce i danneggiati da sangue infetto”: è la denuncia di Cittadinanzattiva, raccolta dall’agenzia ASCA, che alza l’allarme su uno dei provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria all’esame del Parlamento.
SANGUE INFETTO - La denuncia riguarda l‘articolato del decreto legge appena approvato dal governo, che, all’articolo 13, dispone che “la somma corrispondente all’importo dell’indennita’ integrativa speciale” così come individuato dalla legge 25 febbraio 1992, n. 210 “non e’ rivalutata secondo il tasso d’inflazione.” E l’importo di cui si parla è appunto l’indennità dovuta al malato di AIDS, risarcito dallo Stato laddove sia stato contagiato in seguito a trasfusione con sangue infetto. “Siamo arrivati, quindi” continua Cittadinanzattiva,” a ‘inchiodare’ gli importi ai valori di oltre 18 anni fa (la legge e’ del 1992) e ad affermare che questi cittadini fra qualche anno non percepiranno, di fatto, piu’ alcun indennizzo perche’ lo stesso sara’ completamente eroso dalla svalutazione monetaria”. Per effetto dell‘inflazione, infatti, e non potendo più adeguare l’importo dovuto al costo della vita man mano che esso varia, l’indennizzo diventerebbe progressivamente inutile.
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