Roma, 13 feb. (Adnkronos/Ign) - Da Palermo a Trieste fino a Tokyo. Migliaia di donne sono scese in piazza nel giorno del 'Se non ora quando?, l'appello lanciato in risposta allo scandalo del 'Rubygate' per ''chiedere rispetto e dignità nei confronti dell’universo femminile".
Al grido di 'Basta' hanno invaso le piazze, dal nord al sud dello Stivale, fin dalla mattina, rispondendo all'appello che, a poche ore dal via, ha raggiunto più di 50 mila firme, 25 mila contatti al giorno per il blog, 15 mila lettori quotidiani e quasi 30 mila fans per la pagina Facebook .
Clou della mobilitazione Roma, con una piazza del Popolo gremita già prima che scoccassero le 14, orario ufficiale della convocazione. "Hanno fatto i conti e ci hanno detto che siamo più di un milione in tutto il mondo", ha annunciato dal palco Angela Finocchiaro, l'attrice chiamata a condurre la grande kermesse romana.
Rabbia e ironia si mescolano nei cartelli e negli striscioni. Così c'è chi lega il caso Ruby alla rivolta in Egitto inalberando un cartello con scritto 'Silvio, riporta la nipote da Mubarak', mentre in un altro si legge 'Io sono la nipote di... mio zio'.
Due grandi scope, una professionale da operatore ecologico e l'altra piu' domestica tengono teso uno striscione con la scritta 'Scopiamoli via'. Vicino un cartellone con la scritta 'Donna non contro Ruby ma contro i rubacuori'. Sempre sul tema altre scritte, come 'Io, donna cattolica, dico basta: Berlusconi vai via', 'La dignita' delle donne salvera' il nostro paese', 'Sono una donna, non sono una Santa...nche''.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento