Roma, 13 feb (Adnkronos/Ign) - Da Palermo a Trieste fino a Tokyo, ecco i numeri delle piazze, dove migliaia di donne hanno manifestato rispondendo all'appello 'Se non ora, quando?', lanciato dopo lo scandalo del Rubygate.
ROMA - Gran pienone in piazza del Popolo a Roma. La piazza romana si è riempita già prima che scoccassero le 14, orario ufficiale del raduno. Tutto esaurito anche sulle terrazze del Pincio che si affacciano sulla piazza e nelle strade adiacenti.
MILANO - "Almeno 60mila" secondo gli organizzatori i partecipanti alla manifestazione. Incredibile il colpo d'occhio: piazza Castello è letteralmente invasa da donne, ma anche tanti uomini che con cartelli e striscioni inneggiano alle dimissioni del premier. Come simbolo della manifestazione è stata scelta una sciarpa bianca: "un segno di lutto per i tempi che corrono". In prima fila oltre a un pupazzo che raffigura Berlusconi chiuso in gabbia anche uno striscione sull'ex moglie Lario: 'Veronica e' libera... ora tocca a noi'. Piu' volte dalla piazza si sono alzati grida 'Vergogna' e 'Dimettiti'. Diversi i personaggi che hanno preso la parola: dal Premio Nobel Dario Fo, alla moglie Franca Rame, da Claudia Mori a Gad Lerner.
PALERMO - Nel capoluogo siciliano migliaia di donne, giovani e meno giovani, ma anche qualche uomo e tanti bambini, hanno partecipato alla manifestazione.
TORINO – Oltre 200 mila persone hanno gremito piazza Vittorio Veneto a Torino in nome della dignità delle donne. Partiti da piazza San Carlo, i manifestanti hanno attraversato le strade del centro con ombrelli colorati e reti di gomitoli. ''Diciamo un grazie particolare anche agli uomini - commenta una delle organizzatrici del corteo torinese - che sono tantissimi insieme a noi oggi".
TRIESTE - Migliaia di persone al grido 'dimissioni' hanno partecipato a Trieste alla manifestazione organizzata per la dignità delle donne. Donne di tutte le età, ma anche molti uomini, con cartelli, striscioni, tamburi, fischietti e coperchi di pentole hanno protestato per il degrado di cui è sempre più oggetto il corpo femminile. 'Donne sull'orlo di una crisi di disgusto', 'Altro che Italia, Rubytalia' sono alcune frasi che svettano sugli striscioni. Un professore in pensione ha inalberato un bastone con tre mutande: una bianca, una rossa e una verde, per un'Italia unita e perbene.
BARI - Diecimila partecipanti per gli organizzatori, tremila secondo la Questura hanno preso parte in piazza Libertà alla manifestazione per la dignità delle donne. Un corteo alla fine ha raggiunto piazza del Ferrarese dove simbolicamente le donne si sono staccate di dosso delle etichette con i prezzi. ''Né coccodè, né co.copro.'', questo uno dei cartelli esposti. C'erano anche molti uomini, famiglie e ragazzi.
CATANIA - Un migliaio di donne hanno partecipato alla manifestazione 'Se non ora quando?'. ''Sono orgogliosa di questa risposta - ha commentato da Roma Anna Finocchiaro (presidente dei senatori del Pd) e, voglio sottolinearlo, sono orgogliosa della mia città, Catania, ha risposto con grandissima partecipazione a una manifestazione per la dignita' dell'Italia, della democrazia, della legalità e, in primo luogo, della persona".
DONNE IN PIAZZA ANCHE IN GIAPPONE. A Tokyo, un gruppo di manifestanti ha protestato davanti all'Istituto di cultura italiano, nell'ambito della mobilitazione. "Basta con i qualunquismi - ha detto in un'intervista Beatrice Lombardi, del comitato 'Se non ora quando' - è necessario dare una svolta". Tra gli slogan più gettonati 'bunka sì (cultura, in giapponese), bunga bunga no'
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