I comitati del dittatore minacciano risposte affilate e violente agli “avventurieri” che manifestano contro il regime
I Comitati rivoluzionari libici, pilastro del potere diMuammar Gheddafi, hanno minacciato “una risposta affilata e violenta” agli “avventurieri” che manifestano contro il regime. “La risposta del popolo e delle forze rivoluzionarie a questi gruppuscoli sara’ affilata e violenta”, hanno avvertito in un comunicato sul giornale Azzahf Al-Akhdar (Marcia verde). “Il potere del popolo, la Giamahiria (governo delle masse ndr), la Rivoluzione e il leader sono tutte linee rosse e chi cerca di superarle o di avvicinarle gioca con il fuoco e compie un suicidio”.
CORTEI PER IL LEADER - Il monito e’ arrivato mentre arrivano dati contraddittori sul bilancio delle violenze nella Giornata della collera contro il regime libico. Fonti mediche parlano di 14 vittime a Bengasi e secondo Human Rights Watch in totale i morti sono almeno 24. Il quotidiano Quryna del figlio di Gheddafi Seif el Islam, ha ammesso che le vittime negli scontri di giovedi’ sono stati almeno 14. Decine di migliaia di persone si sono riversate in strada a Bengasi per i funerali dei manifestanti. La Cnn, citando un portavoce dell’opposizione, ha riferito che i cadaveri sono stati mostrati in strada dai dimostranti. Testimoni hanno riferito che tredici vittime sono state sepolte nel cimitero cittadino di Hawari. Durante le concitate fasi dei funerali sarebbero stati dati alle fiamme alcuni edifici governativi. A Beida i contestatori hanno dormito nelle tende per strada e secondo due gruppi di opposizione i manifestanti avrebbero il controllo della terza citta’ del Paese. A Tripoli sono proseguiti cortei e raduni a favore di Gheddafi: la televisione di Stato ne ha trasmesso in continuazione riprese filmate, sormontate dalla scritta ‘In Diretta’. Una delle immagini mostrava una moltitudine inneggiante padre della Rivoluzione Verde.
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