Il premier Orbàn, che ha come modello il nostro presidente del consiglio e la sua ossessione per i media, ha cercato di mettere il bavaglio alla stampa. Ma l’Europa si è messa di traverso. Per il momento
Scriveva Elias Canetti: “Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio”. Un aforisma che in Ungheria, negli ultimi mesi, è diventato programma di governo. Tanto da far approvare una tra le leggi sull’informazione più restrittive che si siano viste in Europa dai roghi a Berlino negli anni ’30 del secolo scorso o dal sistema integrato di censura/intercettazioni targato DDR. Lo scorso 20 dicembre il parlamento magiaro, del quale il partito di centrodestra Fidesz (Unione Civica Ungherese) del premier Viktor Orbán detiene i due terzi, ha approvato un provvedimento di 170 pagine che consente all’esecutivo un ampio controllo su tutti gli organi di informazione, a partire dalle televisione per arrivare addirittura ai blog stranieri accessibili da Internet.
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http://www.giornalettismo.com/archives/114377/ungheria-prove-tecniche-di-berlusconismo/
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