lunedì 21 marzo 2011

“I disabili sono un peso, siamo aziende e non servizi sociali!”

Un gruppo su Facebook (e un sito web) invitano a cacciare gli handicappati dalle imprese. Ma è solo una trollata, ben fatta

Qualcuno, sul web, ci e’ rimasto davvero male, tanto da proporre una petizione per invitarli ad uscire allo scoperto. Ma difficilmente otterra’ dei risultati, perche’ gli imprenditori “meritocratici” che hanno fatto volantinaggio nella zona di Cinisello Balsamo, aperto un sito web e un profilo su Facebook (prima chiuso, ora nuovamente disponibile), e che con toni provocatori si dicono contrari alla presenza di persone disabili in azienda perche’ “non producono e creano solo problemi”, resteranno con tutta probabilita’ nell’ombra. E non perche’ non abbiano coraggio di esporsi, ma perche’ il loro fine e’ probabilmente un altro: solo quello di far parlare di se’, di creare dibattito, di inventare un argomento di discussione e di osservarne la discussione.

UNA TROLLATA – Il forte dubbio, insomma, che arriva a rasentare la certezza, e’ che il gruppo anti-disabili in azienda non sia che una bufala: un “troll”, per usare il gergo di internet e delle comunita’ virtuali, un esempio di gruppo creato ad arte – e da persone particolarmente capaci di nascondere le proprie tracce informatiche – per proporre messaggi provocatori, fomentando gli animi, con lo scopo di osservare le reazioni, di far parlare di se’, di trovare spazio e ascolto nel grande spazio di internet. E provocatori i contenuti del sito web (http://www.imprenditorimeritocratici.tk/) lo sono davvero: “Siamo aziende, non servizi sociali”, dicono gli imprenditori, che assicurano di non essere dei mostri, di non voler fare una crociata contro i disabili e di essere anzi nient’altro che degli onesti professionisti, ma che poi distribuiscono per strada nel milanese e invitano a scaricare dal web volantini che affermano chiaramente che “nelle nostre aziende non c’e’ spazio per chi non produce”. La filosofia di fondo proposta e’ semplice: le aziende “sono fatte per produrre” e “per dare lo stipendio a chi se lo merita”; i disabili che la legge obbliga ad assumere in azienda, invece, “non rendono come le altre persone” e “per lo piu’ creano problemi”. No dunque alla loro presenza in azienda: concetto espresso da un cartello stradale di divieto con nel mezzo il simbolo della sedia a ruote. Un vero e proprio “divieto di disabile”.

CONTINUA ...

http://www.giornalettismo.com/archives/118622/i-disabili-sono-un-peso-siamo-aziende-e-non-servizi-sociali/

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