lunedì 21 marzo 2011

Libia, ancora in azione nostri aerei

Un F-16
Trapani, 21 mar. (Adnkronos/Ign) - Proseguono le operazioni della coalizione internazionale sui cieli della Libia. E' il terzo giorno di 'Odyssey Dawn'.

L'intensità dell'azione militare Usa in Libia potrebbe avere già raggiunto il suo picco. Lo rende noto il portavoce dell'Africa Command statunitense, Vince Crowley, che spiega: "Stiamo passando dalla fase di azione alla fase di pattugliamento, la partecipazione dei nostri aerei si è in qualche modo ridotta". Comunque la no-fly zone coprirà presto un'area di 1.000 chilometri, ha detto il generale statunitense Carter Ham, comandante di Africom. Ham ha ricordato che l'obiettivo della missione è la "protezione dei civili".

L'intervento militare in Libia è stato finora "un successo", ha affermato il ministro degli esteri francese Alain Juppè al termine del Consiglio Ue affari esteri a Bruxelles. Secondo il ministro, infatti, l'intervento della 'coalizione dei volenterosi' ha "evitato un bagno di sangue" tra i civili a Bengasi, dove si sono asserragliate le forze d'opposizione al regime di Gheddafi.

Juppè ha anche dichiarato che la Nato è "disposta a intervenire a sostegno" della coalizione "tra qualche giorno". E nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo sul comando Nato per l'operazione, l'Italia, fa sapere il nostro ministro degli Esteri Franco Frattini, potrebbe decidere di assumere il controllo delle proprie basi. Se non si arrivasse ad un comando unico sotto l'ombrello della Nato, "dovremo trovare un modo affinché, se ci fosse la moltiplicazione dei comandi, l'Italia assuma la responsabilità del controllo sulle proprie basi".

Aut aut dalla Norvegia, le cui forze non verranno impiegate "fino a quando non sarà chiarito chi ha il comando delle operazioni", ha annunciato il ministro della Difesa norvegese Grete Faremo, citata dalla Ntb.

Quanto al rimorchiatore italiano bloccato dalle autorità libiche sabato, il mezzo è ancora in navigazione e non ha raggiunto un attracco. Frattini ha dichiarato: "E' una rotta che stiamo seguendo molto da vicino per evitare in primo luogo rischi all'incolumità degli italiani a bordo".
Continua ...

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