La crisi picchia anche sulle cure. Meno attenzione agli alimenti, boom di antidepressivi e droga E i camici bianchi ora temono di sparire: "Soffriamo troppo "
ROMA
La crisi incalza gli italiani che tagliano dove non si dovrebbe, sull’alimentazione, sullo sport e sulle cure, in particolare quelle odontoiatriche. In sostanza, si taglia sulla salute. Uno su 10 non va dal dentista anche se occorre, l’alimentazione viene dirottata verso cibi non salutari e la sedentarietà, il fumo e l’alcol fanno il resto. I cittadini, insomma non «stanno tutti bene».
È il ritratto del Paese, descritto nell’ottava edizione del rapporto Osservasalute 2010, presentata all’università Cattolica di Roma, dal quale emerge che è aumentato in tutte le regioni il numero di quelli obesi e in sovrappeso, compresi i bambini e, indicatore eclatante, negli ultimi cinque anni l’aspettativa di vita ha subito una frenata: solo 3 mesi in più per le donne e 7 mesi per gli uomini.
Il rapporto non fa mistero del fatto che lo stato di salute generale si sta sgretolando sotto i colpi delle cattive abitudini, adottate a volte per necessità ma anche «per il deteriorarsi, soprattutto al Sud, di interventi adeguati e investimenti nella prevenzione», come sottolinea Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica. Più volte Ricciardi ha posto l’accento sul gradiente Nord-Sud aggravato dal federalismo «che in sanità esiste dal 2001» e per il quale «le regioni deboli rischiano di essere travolte e la sanità puòessere l’elemento dirompente».
Continua ...
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/392319/
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