martedì 22 marzo 2011

"Sulla Libia venga in Aula il premier" E' polemica sul dibattito alle Camere

Opposizioni contro Berlusconi per l'«addolorato per Gheddafi».
Casini: «E io per le sue vittime». Bersani: «Indecorosa nostalgia»

ROMA
Un comando unificato sotto il segno della Nato «rappresenta la soluzione di gran lunga più appropriata». Giorgio Napolitano ribadisce così quella che definisce una «esigenza imprescindibile sostenuta dall’Italia, in piena sintonia con Stati Uniti, Regno Unito ed altri alleati».
Il Capo dello Stato, nell’auspicare il massimo di chiarezza, coerenza ed efficacia nello sviluppo dell’azione decisa verso la Libia, richiama anche le conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa dello scorso 9 marzo, ricordando che l’intervento in corso, al quale, sottolinea, l’Italia partecipa a pieno titolo, si fonda sulle prescrizioni del capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite.
Un'ulteriore sottolineatura con la quale il Colle osserva che quelle prescrizioni sono volte a garantire risposte anche militari ad ogni violazione o minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. La questione continua a tenere banco anche nel dibattito politico, alla vigilia dei passaggi che porteranno in Parlamento la discussione. Si parte dal Senato dove, domani pomeriggio, l’Aula discuterà della situazione in Libia con l’informativa del ministro degli Esteri, Franco Frattini, cui seguirà un dibattito e, probabilmente, un voto sulle risoluzioni che saranno presentate. Giovedì mattina sarà invece il turno del dibattito in Aula alla Camera, con le medesime modalità.

Continua ...

http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/394502/

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