Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 30 aprile 2011
Wojtyla beato, pellegrini al Circo Massimo: tutto pronto per la veglia di preghiera
Il ministro Prestigiacomo autorizza le trivellazioni alle isole Tremiti
Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha dato il via libera alle trivellazioni al largo delle isole Tremiti, alla ricerca di greggio. Le proteste delle scorse settimane hanno avuto come unico effetto la proposta, da parte del ministero, di ampliare di qualche chilometro l'area destinata al parco marino del Gargano. Secondo le associazioni ambientaliste le trivellazioni sono un inutile rischio: l'eventuale petrolio rinvenuto sarebbe troppo poco e di scarsa qualità.
Quanto costerà all'Italia la guerra in Libia?
Il conflitto libico peserà sull'Italia almeno per 700 milioni di euro: ecco le spese voce per voce.
Calcolare i costi di una guerra prima che sia finita è impossibile, ma qualcuno si è già lanciato in qualche stima anche per quanto riguarda lo scontro in Libia, dove il nostro Paese ha aumentato il proprio impegno nei giorni scorsi. L'unica cifra uscita finora dalle aule parlamentari ipotizza 700 milioni di euro in tutto. A conti fatti, dunque, il conflitto potrebbe pesare su ogni italiano circa 11,6 euro. Ad averlo dichiarato è il deputato leghista Maurizio Fugatti, che in commissione Finanze della Camera ha detto: "Un intervento come la guerra in Libia costa 700 milioni, dove andiamo a prendere i soldi?".
Il Foglio del 28 aprile, invece, parla di un miliardo di euro. "A metà aprile - si legge a pagina 3 - La Russa disse in un'intervista che erano già stati spesi 500 milioni, contando anche i fondi del ministero dell'Interno per l'emergenza profughi e immigrati". "La guerra libica - sintetizza il giornale - rischia di costare all'Italia oltre un miliardo di euro". In questo caso, dunque, il conflitto presenterebbe a ogni cittadino del nostro Paese un conto di circa 16,6 euro.
Anche se i costi variabili non possono ancora essere calcolati, dato che sono legati alla durata della guerra e al tipo di operazioni che si deciderà di sostenere, qualche dato può aiutare a farsi un'idea di ciò a cui si sta andando incontro. Il 26 aprile, il Sole 24 Ore scriveva che "dal 19 marzo al 24 aprile sono state effettuate circa 500 sortite per un totale di oltre 1.300 ore di volo", che tradotto in soldi significa "un costo di oltre 45 milioni di euro solo per la componente aerea".
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http://italian.irib.ir/analisi/commenti/item/91651-quanto-coster%C3%A0-allitalia-la-guerra-in-libia?
Leonardo Mazzei: Italia, un Paese da liberare
Antonio Mazzeo: Partecipazione italiana in guerra contro la Libia, un errore non solo strategico ma anche storico.
Gb: polizia arresta un attivista perchè “pensava di protestare”
Tutti i retroscena dell’aggressione fascista: venerdì nero a Napoli
XII
E' vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dalla entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
Non bastava la monnezza, non bastavano i candidati in odore di camorra. Oggi Napoli, mai stanca di raschiare il fondo, ha fatto un tuffo negli anni di piombo. Il tutto comincia, ieri, intorno alle 10 del mattino nei pressi della Facoltà di Lettere della Federico II, zona Porta di Massa. Gli studenti dei collettivi decidono di cancellare le scritte di minaccia apposte la sera prima tra le quali una profetica Antifa’ vi buchiamo, le svastiche e le croci celtiche dai muri dell’Università, quando vengono avvicinati da tre giovani diCasapound, tra i quali il candidato alla III Municipalità in una lista collegata a Lettieri (PdL) EnzoTarantino (quello stesso Tarantino che una settimana fa è stato coinvolto nella polemica per la pagina fb di auguri ad Adolf Hitler). Trai gruppi di giovani scoppia una rissa, dove con virile ed italico valore i fascisti di Casapound sguainano i coltelli. Alla fine in 4 verranno portati in ospedale, 3 ragazzi dei collettivi con profonde ferite da armi da taglio, e lo stesso Enzo Tarantino con contusioni varie.
I fascisti sono sempre gli stessi, violenti, vigliacchi, che minacciano con scritte sui muri e cominciano pure a mantenere le promesse.
Leggi tutto e guarda le foto:
http://www.agoravox.it/Tutti-i-retroscena-dell.html
LIBIA: GHEDDAFI, DA ITALIA DI BERLUSCONI CRIMINI COME 1911
SPOSINI: RISPONDE A STIMOLI. RESTA IN COMA FARMACOLOGICO
Il senatore del Partito Democratico contro l’omopubblicità di Ikea e Eataly
“Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie” recita lo spot, e raccoglie il plauso di Equality Italia, rete sui diritti civili. ‘Ottima iniziativa – dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – che rappresenta una sconfitta per i messaggi omofobi di Giovanardi’. ‘Invitiamo tutti ad appoggiare l’iniziativa di Eataly – conclude Mancuso – e intanto noi sicuramente ci andremo a cena con Stuart Milk nel suo tour italiano sui diritti civili’.
CONCIA - “Aziende come Ikea e Eataly, sanno perfettamente che le persone gay, lesbiche e trans contribuiscono a fare girare l’economia nel nostro paese e quindi sono consumatori al pari di tutti gli altri cittadini italiani, e non ultimo pagano le tasse. Il mio rammarico – continua la deputata – e’ che come sempre accade in Italia, la societa’ civile sia piu’ avanti rispetto a una politica giurassica, che non sa governare il cambiamento e ha paura del futuro. Del resto come ci dicono tutti gli studi di settore, le aziende aperte verso le diversita’ sono quelle che funzionano meglio e che hanno piu’ successo sul mercato. Per questo motivo – conclude Concia – voglio fare un appello al mondo delle imprese italiane che so essere molto sensibile al tema dell’innovazione: seguite l’esempio di Ikea e di Eataly attraverso campagne pubblicitarie gay friendly che valorizzino la cultura dell’inclusione e del rispetto. Insieme possiamo costruire un Paese migliore e piu’ moderno per tutti’.
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http://www.giornalettismo.com/archives/123450/il-senatore-pd-contro-lomopubblicita-di-ikea-e-eataly/
Renzo Bossi: “Roma è inferiore a Milano”
Il figlio di Umberto Bossi, Renzo Bossi detto il Trota, attuale consigliere di maggioranza in Regione Lombardia, interviene su quanto accade nel mondo, tranquillizzando i milanesi sul suo futuro politico – non farà l’assessore, e a Milano si mangerà il panettone per il Primo maggio – e spiegando come la Libiarischi di diventare il nuovo Afghanistan. La Lega, comunque, ha assicurato il delfino dellider maximo padano, lotta per il federalismo e per questo il governo Berlusconi non cadrà. Ecco in dettaglio ilTrota show, con tanto di stoccata all’inferiorità di Romasulle attività cinematografiche.
RENZO BOSSI NON FARA’ L’ASSESSORE - Renzo Bossi non fara’ l’assessore a Milano. “Ho preso un impegno con i lombardi in consiglio regionale”, ha chiarito parlando con i giornalisti a margine di un incontro alla festa del Movimento giovani padani. Nel caso in cui gli chiedessero di fare l’assessore, ha aggiunto, sceglierebbe come delega quella ai Giovani, per motivi di eta’ (“perche’ non lo puo’ fare un cinquantenne”). Sulle più pressanti questioni di attualità il buon Renzo si è così espresso.
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http://www.giornalettismo.com/archives/123454/renzo-bossi-roma-e-inferiore-a-milano/
Romani: “Quella matta della Prestigiacomo mi fa incaXXare”
Il ministro per le Attività Produttive Paolo Romani attacca la sua collegaPrestigiacomo sul sistema di finanziamento per gli incentivi al fotovoltaico. Secondo il ministro Romani, che è intervenuto a Giussano, nella Brianza lombarda, il sistema dell’autocertificazione è pericoloso perchè, specie in alcune parti d’Italia, con chiaro riferimento al Sud, le frodi sarebbero all’ordine del giorno. Un attacco diretto alla collega siciliana e ambientalista, con tanto di applausi da parte della platea brianzola, che farebbe incazzare Paolo Romani per il suo sostegno ad un’iniziativa pericolosa.
Fukushima: l'aspirazione dell'acqua radioattiva va a rilento
Napoli: 15 identificati per Lettieri
Egitto, Mubarak rischia pena di morte
Libia, da Calderoli appello all'opposizione: "Votate la mozione della Lega, è la più equilibrata"
Usa: i morti per i tornado sono almeno 342, bilancio piu' grave solo nel 1925
Piazza Fontana, a 42 anni dalla strage sopravvisuto risarcito con 500mila euro
Caso Orlandi, si riaffaccia la pista islamica Il fratello: "Wojtyla ce la faccia ritrovare"
Gheddafi: guerra arriverà in Italia
venerdì 29 aprile 2011
Aggredito il candidato Pdl a Napoli Sputi, insulti e bastonate in centro
Un centinaio di manifestanti sorprende Lettieri e il suo staff: costretti a nascondersi in chiesa. Morcone (Pd): piena solidarietà
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http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/400134/
I trilioni di dollari pagati dai contribuenti Usa per le guerra in Iraq e Afghanistan
Nel budget Usa per l’anno fiscale 2011, 110 miliardi di dollari sono stati previsti come spesa per la guerra in Afghanistan, una somma che è la più alta dal 2001, l’anno in cui questo paese venne occupato dagli Stati Uniti e dai loro alleati.
Questa spesa elevatissima, è decisamente sospetta anche perchè il governo americano ha promesso di attuare a partire dal mese di Luglio il piano di ritiro delle proprie forze dal paese asiatico.
Per il 2011 non scherza nemmeno il budget destinato all’Iraq dove rimangono circa 50 mila militari americani: 44 miliardi di dollari per un paese dove stando ai media occidentali non ci sarebbe più la guerra.
Considerando le spese complessive, fatte per le guerra in Afghanistan e Iraq, gli Stati Uniti hanno speso finora 1.26 trilioni di dollari dei loro contribuenti ed è davvero impossibile indovinare quando queste spese termineranno e a quanto potranno arrivare.
La questione è che queste spese, che vengono tolte alla Sanità, all’Istruzione ed ai programmi per il Welfare della popolazione, vanno a riempire le tasche delle industrie di armi e quelle farmaceutiche. Godono anche di questa situazione anche le compagnìe private di sicurezza come la macabra Blackwater che oggi porta il nome di Xe.
Insomma, queste guerre, hanno tolto benessere ai poveri ed ai cittadini medi degli Usa per arricchire sempre di più i ricchi della società americana e le lobby di potere. Questo andamento, può anche far ottenere voti a Obama, ma a lungo andare renderà sempre più malata e infelice l’America da un punto di vista economico e sociale.