lunedì 18 aprile 2011

Libia, le milizie di Gheddafi verso Ajdabiya. Tripoli: "Al Qaeda si sposta a Misurata"

Tripoli, 18 apr. - (Adnkronos/Aki) - Le truppe fedeli al colonnello libico Muammar Gheddafi stanno avanzando in queste ore verso il centro di Ajdabiya. Secondo quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeera', i soldati libici stanno approfittando delle cattive condizioni meteo che interessano la Cirenaica, per avanzare ed avere la meglio sui ribelli che non riescono a difendere la città petrolifera.

Sul quotidiano 'al-Quds al-Arabi' il portavoce del governo libico Moussa Ibrahim ha fatto sapere di aver ricevuto "informazioni precise circa il fatto che il capo di al-Qaeda in Libia si stia dirigendo da Bengasi a Misurata". "Abdelhakim al-Hasari si sta dirigendo in nave verso Misurata, città ancora in mano agli insorti - ha affermato Ibrahim - A bordo con lui ci sono anche 25 combattenti ben addestrati". Secondo il portavoce di Tripoli, "la possibilità che i terroristi abbiano la meglio in Libiarappresenta un pericolo per la regione e anche per l'Europa". L'esponente del governo libico si dice convinto che "le prove di un coinvolgimento di al-Qaeda nella guerra in Libia aumentano di giorno in giorno".

Sempre secondo Ibrahim, Hasadi avrebbe appena lasciato Bengasi a bordo di una vecchia nave egiziana,la 'al-Shahid Abdelwahab', diretto a Misurata, ultima roccaforte dei ribelli in Tripolitania, sottoposta da due mesi a un costante assedio da parte delle forze di Muammar Gheddafi.

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano statunitense 'Washington Post', Saif al Islam Gheddafi ha dichiarato la disponibilità del regime libico ad avviare colloqui di riconciliazione nazionale con l'obiettivo di arrivare ad una nuova costituzione che riduca il potere Moammar Gheddafi ad un ruolo puramente "simbolico". Il problema principale, prosegue, "è quello dei terroristi e delle milizie armate, una volta che ci siamo liberati di loro, tutto sarà risolto". Esprimendo dispiacere e sconcerto per il fatto che i paesi occidentali abbiano attaccato la Libia invece di continuare a combattere insieme contro al Qaeda, ha ribadito che questo potrà avvenire solo una volta che "i terroristi" saranno cacciati da Bengasi e Misurata.

E il figlio del colonnello è tornato a scagliarsi contro le accuse rivolte a Tripoli di aver attaccato la popolazione inerte, paragonando quello che stanno facendo le truppe di Gheddafi a quello che hanno fatto gli americani a Fallujah o i russi in Cecenia. "E' esattamente la stessa cosa e io non accetterò mai che si dica che i militari libici uccidono i civili - ha aggiunto - non è successo e non succederà mai".
Continua ...

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