lunedì 25 aprile 2011

Malaria, via libera all'artesunato "Può salvare 200mila vite all'anno"

L'Oms modifica le proprie linee guida, raccomandano l'uso del derivato dell'artemisia al posto della chinina. La soddisfazione di Medici senza frontiere: "Ma ora si devono muovere i governi africani". Le altre novità della ricerca in occasione della Giornata mondiale per la cura della malattia

di MAURIZIO PAGANELLI
ROMA - Nuove prospettive nella cura della malaria, proprio in occasione della giornata mondiale che si celebra il 25 aprile. L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha appena pubblicato la revisione delle linee guida nella cura della malattia che nei casi gravi prevedeva l'utilizzo della chinina (a volta pericolosa se male usata), raccomandando l'uso dei derivati della pianta artemisia, in particolare dell'artesunato. Medici senza frontiere, l'organizzazione non governativa premio Nobel per la pace nel 1999, e che ha appena celebrato i propri "primi 40 anni", calcola che questo cambiamento potrebbe "salvare 200 mila vite ogni anno".
L'epidemia malaria - È una malattia, portata dalle zanzare e causata da un parassita, che uccide 800mila persone l'anno, di cui duemila bambini. Unicef Italia ha recentemente segnalato che il 90% dei decessi si verifica in Africa, dove la malattia causa circa un sesto di tutte le morti infantili, invitando a donare una zanzariera antimalaria (www.regaliperlavita.it 1): "Abbiamo misure efficaci per combattere questa malattia mortale - ha sottolineato Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef - : dobbiamo usarle per salvare vite". L'uso di zanzariere trattate con insetticidi riduce la mortalità infantile globale fino al 20%.
La cura - Nel suo nuovo rapporto, "Making the Switch", Medici senza frontiere esorta i governi africani a recepire le nuove direttive dell'Oms e a sostituire la meno efficace chinina con l'artesunato. "Quando i bambini affetti da malaria complicata arrivano in clinica, spesso soffrono di convulsioni, vomitano e rischiano uno choc, perciò dobbiamo garantire loro un trattamento efficace e rapido", ha dichiarato Veronique De Clerck, coordinatore medico di Msf in Uganda. La chinina deve essere somministrata tre volte al giorno attraverso una lenta infusione endovenosa che può durare anche quattro ore, un trattamento oneroso sia per i pazienti che per il personale medico. L'artesunato, al contrario, può essere somministrato al paziente in soli quattro minuti, tramite un'iniezione intravenosa o intramuscolare. Una sperimentazione eseguita a fine 2010, segnala l'ong, ha rilevato che l'impiego di artesunato per curare bambini affetti da forme gravi di malaria, riduce di un quarto il rischio di decesso. Esiste però un problema di costi aggiuntivi, per cui i governi africani sono restii al cambiamento: l'artesunato, infatti, costa tre volte di più, per un totale di 31 milioni di dollari all'anno.

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