giovedì 7 aprile 2011

Precari, allarme nel Ministero "Possibili oltre 60mila ricorsi"

Tanti sono i prof che possono rivolgersi ai giudici del lavoro e chiedere risarcimenti per la mancata immissione in ruolo. Solo in Campania e Sicilia sono già state presentate 10mila domande. Il piano di mediazioopne della Cgil. E la Gelmini incontrerà 60 parlamentari che chiedono un dibattito in aula
di SALVO INTRAVAIA

Valanga di ricorsi dei precari della scuola contro il ministero dell'Istruzione. Secondo viale Trastevere sono 65 mila i supplenti che hanno i requisiti per rivolgersi ai giudici del lavoro e avanzare una richiesta di risarcimento danni per la mancata immissione in ruolo. E mentre la Gelmini incontrerà una delegazione dei 60 deputati, di tutti gli schieramenti, politici, che la scorsa settimana hanno chiesto con una lettera di investire il Parlamento della delicata questione dell'aggiornamento delle graduatorie dei supplenti, Di Pietro denuncia l'imminente presentazione alla Camera di un emendamento che blocca le richieste di risarcimento danni avanzate dai supplenti di tutta Italia. In Campania e Sicilia, le due regioni italiane col maggior numero di precari della scuola, secondo i primi conteggi dei sindacati sono stati presentati almeno 10 mila ricorsi. E c'è ancora tempo fino al 31 dicembre per rivolgersi al giudice.
Intanto, alcuni parlamentari hanno incontrato il ministro. "Siamo fiduciosi", dicono i deputati Tonino Russo (Pd) e Pippo Fallica (Fds) che, in riferimento alla vicenda dell'aggiornamento delle graduatorie, oggi si sono visti col ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. I due la scorsa settimana avevano consegnato al ministro una missiva che la sollecitava a prendere in considerazione l'ipotesi, in vista dell'imminente revisione delle graduatorie, di consentire il trasferimento di provincia. "È stato un incontro breve e cordiale - spiega Tonino Russo - si è convenuto, considerati i febbrili lavori di queste settimane, di tenere l'incontro con una delegazione, entro la seconda decade di aprile". "Fino ad allora - sottolinea Fallica - non saranno assunte iniziative unilaterali che non tengano conto anche del dibattito parlamentare in materia".
Continua ...

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