giovedì 7 aprile 2011

Tremonti lavora, ma il disastro incombe sull’Italia

Lo dice l’Economist, analizzando la situazione del nostro paese. Giulio ringrazia per la fiducia, noi meno.

Il debito pubblico dell’Italia desta preoccupazione all’interno dell’euro zona. Siccome la desta da decenni, fa meno tremare di quanto previsto. Infatti l’Italianon ha fatto la fine di Irlanda, Grecia, Portogallo e Spagna. Perché? Il mistero resta fitto.Tremonti dice che un passetto dietro l’altro l’Italia va nella giusta direzione. In effetti gli osservatori internazionali concordano che la cosa stia andando così, ma non si spiegano perché. I numeri non sono rassicuranti.

ORGANIZZAZIONI CRIMINALI - Tremonti ammette che la crescita dell’Italia sia inferiore a quella di Francia e Gran Bretagna e che la crisi ha evidenziato la debolezza strutturale del sistema italiano, ma ci barcameniamo, finora. Non c’è lavoro per i giovani e per le donne e, come dice Mario Draghi, il grado di infiltrazione delle organizzazioni criminali nella vita del paese è fin troppo elevato. Stefano Manzocchi, economista alla LUISS di Roma, osserva come il paese sia ricco, ma non abbia una visione di se stesso a medio termine, cioè tra dieci o quindici anni.

PROCESSI - E la situazione non è destinata a cambiare a breve termine. Mentre gli industriali si trovano a dover fronteggiare la crisi delle imprese e delle materie prime, il primo ministro è impegnato nei suoi molti processi. Ha già detto che parteciperà alle udienze, e ancora più tempo lo dovrà passare con i suoi avvocati. Nel frattempo la sua parte politica è occupata in faccende diverse da quelle che riguardano gli interessi del paese. Intanto le imprese italiane perdono competitività. Così il buon lavoro di Tremonti sulle finanze pubbliche rischia di andare perduto.

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