venerdì 1 aprile 2011

Prof precari, incubo per il governo 60 parlamentari scrivono alla Gelmini

I ricorsi si moltiplicano dopo le sentenze di risarcimento e pende la più grande class-action. Il blocco dei trasferimenti travolge i deputati meridionali (di tutti i partiti) che si attivano. Riunione d'emergenza con Tremonti: a rischio oltre 4 miliardi
di SALVO INTRAVAIA

Monta la polemica politica sull'aggiornamento delle liste provinciali dei supplenti. Sessanta deputati di tutti gli schieramenti politici chiedono al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, di investire il Parlamento della complessa questione dei precari della scuola. Mentre la maggioranza è intenta a cercare una soluzione per evitare di essere travolta dalle richieste di risarcimento danni e di immissioni in ruolo forzose imposte dai giudici del lavoro di mezza Italia. In ballo ci sono 4 miliardi di euro, ma forse anche sei. Tre giorni fa, per cercare una via d'uscita, si è svolta una segretissima riunione tra quattro ministri e un rappresentante sindacale. Ma non è trapelato nulla della discussione.
"Egregio ministro - scrivono i 60 deputati alla Gelmini - in queste ultime settimane, ognuno di noi è stato interessato da una problematica che riguarda il dicastero da Ella presieduto. Si tratta della, ormai nota, vicenda dell'aggiornamento delle graduatorie dei docenti e dei trasferimenti degli stessi in una provincia diversa da quella di provenienza". La questione sta letteralmente facendo impazzire i parlamentari meridionali, pressati dalle migliaia di supplenti in servizio al Nord che fra qualche settimana saranno costretti a fare le valigie alla volta di casa, restando senza lavoro e stipendio.
Tra i firmatari, spiccano i nomi di quasi tutti i deputati del Pdl eletti nelle circoscrizioni meridionali. "L'argomento interessa, da tempo, il Parlamento e gli ultimi due governi che si sono succeduti. Recentemente continua la missiva - è intervenuta anche una sentenza della Corte costituzionale e l'autorevole intervento del Presidente della Repubblica, in occasione del 'milleproroghe'. Ovviamente, la questione non è semplice né di facile soluzione. Per tale ragione - scrivono piuttosto infastiditi i rappresentanti del popolo - siamo convinti della necessità di un pieno coinvolgimento parlamentare volto ad istruire al meglio il percorso".
Migliaia di supplenti, forse 20/30 mila, temono che la strada tracciata dal ministero per il prossimo aggiornamento delle graduatorie dei precari sia proprio quella delineata nella lettera inviata due giorni fa dai tecnici del ministero all'Avvocatura dello stato per un parere legale. L'ipotesi è quella di aggiornamento del punteggio nella sola graduatoria di merito, senza possibilità di trasferimento di provincia, e cancellazione delle cosiddette graduatorie di "coda", dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale. Ma la complessa decisione, oggi, si intreccia con le migliaia di richieste di stabilizzazione e risarcimento danni avanzate dai supplenti.
Continua ...

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