venerdì 1 aprile 2011

Mastella all’attacco di De Magistris: “Chi ha indagato sui politici non può candidarsi”

Parla l’ex ministro accusato di truffa, appropriazione indebita e abuso d’ufficio: “Niente prescrizione, voglio uscirne immacolato”

Clemente Mastella ritorna all’assalto dell’ex pm, ed ora suo avversario politico nella corsa alla poltrona di primo cittadino diNapoli, Luigi De Magistris, candidato per l’Italia dei Valori. ”Chi ha indagato su politici non può poi candidarsi magari negli stessi luoghi in cui ha svolto le funzioni di pubblico ministero”, ha fatto sapere l’ex ministro della Difesa in riferimento al magistrato che fu titolare dell’inchiesta Why Not.

TRUFFA E APPROPRIAZIONE INDEBITA – “Non andrò alla ricerca di prescrizione, nè breve, nè lunga ma voglio uscire immacolato da questa vicenda”, ha spiegato l’europarlamentare eletto a Strasburgo tra le fila del Pdl nel corso di una conferenza stampa convocata all’indomani della decisione del gup che ha dichiarato il non luogo a procedere per l’accusa di associazione per delinquere formulata dalla Procura nei confronti del politico. Al termine dell’udienza preliminare, infatti, il giudice Eduardo De Gregorio, ha rinviato a giudizio Mastella solo per i reati di truffa, appropriazione indebita ed abuso d’ufficio.

L’ABUSO D’UFFICIO – Quest’ultimo reato si riferisce a un incarico concesso da parte dell’Agenzia regionale per l’ambiente a un conoscente dell’europarlamentare. “Si trattava – ha affermato Mastella – di un’unica segnalazione su 600″, raccomandazioni giunte all’Arpac da parte di numerosi politici. “Era un povero ragazzo che aveva bisogno di lavorare e che ha avuto un contratto di co.co.co per appena tre mesi”, ha aggiunto. Quanto all’accusa di truffa e appropriazione indebita relativa all’acquisto per i figli di un appartamento che era stato dell’Inail ed era sede dell’Udeur a Roma, Mastella ritiene che la competenza a giudicarlo sia del Tribunale di Roma. “I miei legali – ha annunciato – hanno già formulato la richiesta”. “Non ce l’ho con i giudici, del resto si avvicina Pasqua e per un cattolico il perdono è dote essenziale”, ha spiegato Mastella.

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