Il Ministro della Sanità della Bassa Sassonia lo conferma in una conferenza stampa
Sono stati i germogli di soia tedeschi mangiati crudi a scatenare l’epidemia del batterio killer Escheria Choli (Ehec) in Germania. Lo ha confermato alle 18 in una conferenza stampa ad Hannover il ministro della Sanita’ della Bassa Sassonia, Gerd Lindemann (Cdu), secondo il quale le autorita’ mediche si trovano adesso “sulla pista giusta”. ”
IN ASIA - Abbiamo identificato un prodotto che e’ stato fornito in tutte le localita’ in cui si sono verificate vaste infezioni di Ehec”, ha spiegato il ministro. Gia’ alcuni anni fa i germogli di soia avevano provocato in Asia un’epidemia analoga a quella scatenatasi in Germania, che ha provocato finora 21 vittime nel Paese, con un totale di 1526 persone infettate. Le autorita’ della Bassa Sassonia hanno anche individuato un’azienda di Uelzen, che ha distribuito in varie parti del paese i germogli da consumare crudi.
LE IPOTESI SCARTATE – Se l’origine dell’epidemia era stata erroneamente attribuita ad una partita contaminata di cetrioli spagnoli, successivamente capire come si fosse propagato il batterio era rimasto un mistero. Solo ieri n ristorante di Lubecca, nello Schleswig-Holstein (Nord), il Land tedesco con il maggior numero di vittime di E. Coli (5), era stato additato come la chiave per risalire alla fonte dell’epidemia che ha gia’ provocato 19 morti in Germania e una in Svezia. Ma in Italia in un’intervista a ‘la Repubblica’ Donato Greco, epidemiologo esperto Oms per le malattie batteriche, avvertiva: “Abitualmente questo microrganismo vive nell’intestino dei bovini. Quindi si puo’ trovare nelle carni crude, come le tartare, ma anche negli hamburger. Il mio consiglio e’ di cuocere tutto molto bene”. I germogli saranno finalmente la risposta giusta?
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