mercoledì 24 agosto 2011

Bank of America ai minimi storici ancora guai dalla bolla immobiliare

di LUCA PAGNII guai della bolla immobiliare che ha causato la recessione mondiale iniziata tre anni fa sembrano non avere mai fine. Come le matrioske, quelle bamboline russe di legno che al loro interno ne contengono altre più piccole, anche i prodotti "tossici" costruiti sui mutui degli anni del boom stanno procurando spiacevoli sorprese a una delle prime banche americane. In una giornata in cui Wall Street è arrivata a guadagnare fino al due per cento, Bank of America ha compiuto il percorso inverso, arrivando a perdere fino al 6 per cento. Tutta colpa dei rumors che girano sul mercato per cui Bofa avrebbe bisogno di ricapitalizzarsi fino a 200 miliardi di dollari. Una cifra talmente elevata da rasentare l'incredibile, ma il mercato non ha potuto fare a meno di preoccuparsi. Anche perché i guai arriverebbero dalle perdite accumulate dalla controllata Countrywide, il gruppo acquistato per 4 miliardi di dollari nel 2008 dopo essere stato travolto dalle operazioni sui mutui "facili". Ma c'è un altro elemento di preoccupazione: il costo dei cds, i prodotti che si usano per "assicurarsi" contro eventuali fallimenti societari, che nel caso di Bofa è salito ai massimi degli ultimi cinque anni. E anche questo è un sintomo che il mercato teme che qualcosa di negativo, anche se non ne ha ancora la certezza.

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