mercoledì 16 novembre 2011

Via il ministero del Federalismo L'ira di Calderoli: «È notte fonda»

Il dicastero più caro alla Lega sostituito con la Coesione territoriale. «Schiaffo al Nord, felici di votare contro»

Roberto Calderoli Roberto Calderoli
MILANO - Scompare con il nuovo governo di Mario Monti il ministero più caro a Umberto Bossi, il ministero del Federalismo, sostituito con un più ecumenico dicastero per la Coesione territoriale. Un scelta annunciata da parte di Mario Monti («Cerco la coesione tra nord e sud» aveva dichiarato nei giorni scorsi) e quasi scontato con il passaggio della Lega all'opposizione.

CALDEROLI E LO SCHIAFFO AL NORD - «Se il buongiorno si vede dal mattino allora è notte fonda e sarò felice di votare contro la fiducia al prossimo esecutivo», ha commentato il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega, Roberto Calderoli. «Nulla da eccepire sulla qualità e sul livello delle singole persone nominate ma il riscontrare la nascita di un ministero per la coesione territoriale significa aver creato il ministero del centralismo- ha aggiunto Calderoli - ovvero che ancora una volta il Nord verrà spremuto per garantire a qualcuno di continuare a mangiare a sbafo. È questo il riformismo di un governo che non ha neanche un dicastero ad hoc per le Riforme? Il Nord non potrà accettare questo ennesimo schiaffo».

SALVINI - Cita Gaber con la sua «Io non mi sento italiano», Matteo Salvini, europarlamentare del Carroccio. A poco più di un'ora dalla presentazione della lista del professore con la sua squadra, «non ci rimangono che Giorgio Gaber e la speranza in un Futuro diverso. E libero», ha scritto il leghista in un twit.

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