domenica 11 dicembre 2011

«Basta segreti su conti e patrimoni. Ora possiamo battere i furbi»


Befera: ci sono gli strumenti per farcela. Solo la Grecia peggio di noi

Dottor Befera, perché Equitalia è entrata nel mirino del terrorismo? 
«Non sono un inquirente. Certo è che le campagne di odio contro Equitalia creano il clima favorevole ad atti criminali ed esecrabili come quello contro il dottor Cuccagna».

Nel web la bomba riceve consensi. 

«Consensi figli della disinformazione: casi particolari enfatizzati dai media come se fossero la regola; politici locali e nazionali che cavalcano proteste ingiustificate come quelle dei pochi che non vogliono pagare le multe sulla violazione delle quote latte oppure cavalcano disagi reali come quelli della Sardegna, dimenticando che tocca al governo locale e nazionale decidere eventuali moratorie fiscali e non all'esattore. Equitalia non è un ammortizzatore sociale».

Quote latte, ovvero Umberto Bossi. Sardegna, ovvero Mauro Pili. Le risulta che il sindaco di Bari, Michele Emiliano, si sia mobilitato contro Equitalia e, al tempo stesso, non paghi l'Ici ai Comuni vicini dove la sua giunta ha acquisito immobili? 
«Lasciamo da parte le personalizzazioni. Quanto a Bari, un tempo era così, ma poi magari il Comune si è messo in regola. Onestamente, in questo momento non saprei dire».

Pili raccoglie le firme per una legge di iniziativa popolare contro Equitalia. 
«Chiedo: andava bene quando 40 società di matrice bancaria riuscivano a riscuotere 1,5 miliardi l'anno di cartelle esattoriali o il Monte dei Paschi, esattore di Roma, avviava una sola procedura nell'intero 2003 e a Napoli chiamavano sfogliatielle le cartelle esattoriali? O non va meglio adesso che Equitalia, con tre sole società operative, ne recupera per 10 miliardi? Quale Paese vogliamo?».

Siete accusati di tassi usurai. 
«Bugie. Il 30% si riferisce alle sanzioni. Cancellandole, quanti ancora pagherebbero?».
Continua ...

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