sabato 17 dicembre 2011

Dodicimila alla marcia antirazzista Canti e preghiere per Mor e Modou


Gruppi sono arrivati da tutta Italia, per ricordare Mor e Modou. Casapound: «Non chiediamo scusa»

FIRENZE - Un lungo fiume che attraversa tutta la città, il corteo di per dire no al razzismo dopo la strage in cui Gianluca Casseri, estremista di destra, ha ucciso Modou Samb e Mor Diop. Un fiume di oltre diecimila persone (il segretario della Cgil Mauro Fuso azzarda: «Siamo in 40 mila»). La partenza, alle 15, è stata da piazza Dalmazia: la prima tappa della follia del killer, ragioniere armato di pistola Magnum 357, che ha freddato i due senegalesi. Già dalla mattina sono arrivate centinaia di persone nel luogo dove sono morti i due senegalesi. In molti hanno pregato con tappeti stesi a terra e letture del Corano. E come un pellegrinaggio si sono avvicinati all'angolo del ricordo dove sono stati lasciati altri messaggi, disegni fatti dai bambini, stelle di natale e ciclamini e rose bianchi. Le bancarelle del mercato hanno chiuso poco dopo l'una, anche in San Lorenzo sono rimaste chiuse.
IL LUNGO CORTEO - In testa al corteo ci sono il sindaco Matteo Renzi, il governatore della Toscana Enrico Rossi e il leader di Sel Nichi Vendola, arrivati insieme. Ci sono anche il leader del Pd Pier Luigi Bersani (che dopo 20 minuti è uscito dal corteo, per poi rientrare dopo un'ora) e Rosy Bindi. Il portavoce della comunità senegalese Pape Diaw dice: «Da oggi niente sarà più come ieri», mentre la comunità senegalese intona un canto religioso. In prima fila gli amici di Modou Samb e Mor Diop che reggono le foto dei due senegalesi morti. Su un cartello oltre la foto di Modou ci sono le foto delle moglie e della figlia di 13 anni. «Tredici anni senza vedere la sua famiglia - c'è scritto accanto alle immagini - e il suo sogno si è fermato il 13 dicembre». «Non ha nemmeno visto la sua bambina una volta», racconta con le lacrime agli occhi uno degli amici. Accanto alla foto dell'altra vittima Mor Diop, la scritta: «Perchè ha scelto solo i senegalesi al mercato?». Dietro cartelli e striscioni della comunità senegalese fiorentina, ci sono i gonfaloni, in primo piano quello della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e della Provincia di Prato. Sfilano alla manifestazione oltre diecimila persone, ma è difficile fare una stima dei presenti visto che il percorso scelto è insolito; la Cgil parla di dodicimila presenze (8000 per la questura). Tanti i colori alla manifestazione, in particolare quelli della bandiera senegalese. In cosa alla manifestazione anche il Movimento di lotta per la casa che grida: «No al razzismo».
Continua ...

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