venerdì 23 dicembre 2011

Non solo caccia F-35: costi e bluff dell’M-346, aereo italiano che addestra alla guerra


Non ha certo gli stratosferici costi dei cacciabombardieri F-35 “Joint Strike Fighter”, ma il nuovo aereo d’addestramento avanzato M-346 “Master” dell’Aeronautica militare italiana sta causando l’ennesima emorragia di risorse finanziarie statali a favore del complesso militare industriale di Finmeccanica & soci. Progettato appositamente per la formazione dei piloti dei velivoli da guerra come i “Tornado”, gli “Eurofighter Typhoon” e i famigerati F-35, l’M-346 “Master” è realizzato da un consorzio di costruttori internazionali guidato da Alenia-Aermacchi.
Fu il governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi ad annunciare nel giugno 2007 l’intenzione diacquisire 14 esemplari dell’addestratore di quarta generazione, completi del relativo supporto logistico. Fu preventivato un costo complessivo di 400 milioni di euro e, l’anno successivo, il Ministero dello Sviluppo Economico (esecutivo Berlusconi) inserì il programma dell’M-346 nel bilancio dello Stato. Nel giugno 2009, in occasione del salone internazionale dei mercanti d’armi di Le Bourget (Parigi), fu annunciato ufficialmente l’acquisto da parte dell’Aeronautica di sei aerei con un’opzione per ulteriori nove. Valore della commessa, 280 milioni di euro. Ai costi unitari odierni, per i rimanenti velivoli i contribuenti italiani potrebbero essere salassati per altri 420 milioni. Non poco per un programma la cui spesa è quasi raddoppiata in meno di cinque anni.
L’M-346 nasce dal prototipo dello YAK-AEM130, un addestratore progettato a metà anni ’90 da Aermacchi in collaborazione con l’azienda russa Yakovlev Design Bureau. Nel dicembre 1999 i due gruppi industriali decidevano tuttavia di procedere alla produzione in modo autonomo. Aermacchi si rivolgeva ai partner nazionali e statunitensi per sviluppare componenti e sistemi di bordo: la progettazione del Flight Control System veniva assegnata ad Alenia SIA e Selex Communications (Finmeccanica), l’assemblaggio delle turboventole e dei comandi allo stabilimento Avio di Brindisi, mentre la costruzione dei motori, con un contratto di 41,5 milioni di euro, alla transnazionale statunitense Honeywell.
Lungo 11,5 metri e dotato di una larghezza alare di 9,72, l’Alenia-Aermacchi M-346 può raggiungere la velocità massima di 1.083 Km/h; l’autonomia di volo è di 1.889 km, 2.537 Km con due serbatoi esterni. Il raggio d’operazione è di 185 Km per 20 minuti di addestramento di combattimento aereo con pod e due missili AIM-9L “Sidewinder”. Il velivolo può essere armato pure con un cannone da 30 mm ed è configurabile per attacchi al suolo con bombe e missili aria-terra o antinave. Un addestratore, dunque, con licenza di uccidere.
Il primo M-346 è stato consegnato un paio di settimane fa alla Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e presto sarà inviato al Reparto Sperimentale Volo dell’Aeronautica militare di Pratica di Mare (Roma) per le prove operative. La consegna degli altri cinque velivoli è prevista nel corso del 2012. Ammesso che non si ripeta quanto avvenuto lo scorso 19 dicembre negli Emirati Arabi Uniti - cinque giorni dopo l’annuncio ufficiale del trasferimento all’AMI del primo addestratore - quando l’M-346 con matricola militare X615, inviato alla fiera dei mercanti di morte di Dubai precipitava in mare durante il rientro verso l’Italia. L’incidente ha causato solo una frattura ad una gamba di un pilota e altre ferite più leggere al co-pilota, ma il velivolo è andato completamente distrutto. Trentacinque milioni di euro andati in fumo.
Continua ...
http://www.agoravox.it/Non-solo-caccia-F-35-costi-e-bluff.html

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