martedì 24 gennaio 2012

Blocchi dei TIR in tutta Italia, ma in strada dovrebbero esserci i cittadini


di Marco Cedolin
La rivolta dei Forconi siciliani sembra avere contaminato anche il resto d’Italia, almeno così sembrerebbe dal momento che da Nord a Sud non si contano i blocchi stradali creati dagli autotrasportatori e il traffico sta andando in tilt in larga parte della rete autostradale e delle tangenziali italiane. Così come documentato (questa volta) anche dai media mainstream che in prima pagina danno spazio all’accaduto e alle accorate parole della Cancellieri, braccio poliziesco dell’usura al governo, che si manifesta preoccupata perché a suo avviso la protesta potrebbe degenerare.
In verità i blocchi degli autotrasportatori sono figli illegittimi della rivolta dei Forconi, poiché interpretano solo parzialmente lo spirito con cui è partita la contestazione siciliana, limitandosi a protestare contro tutto ciò (prezzo dei carburanti alle stelle, nuovi aumenti dei ticket autostradali e dell’irpef) che sta mettendo in ginocchio la categoria, ma senza spaziare su temi di più ampio respiro, sovranità monetaria, ripudio dell’illegittimo governo Monti e di una classe politica imbolsita e decotta e via discorrendo, come accadeva invece nell’ambito del movimento primigenio.
Ciò nonostante gli autotrasportatori in lotta, per rivendicazioni sacrosante, rappresentano un altro pezzo dell’Italia esasperata che si muove, lotta, tenta di reagire alle “bastonate”, così come tentano di reagire i taxisti, i benzinai e molti altri. Un’Italia che si dibatte, magari scompostamente, ma dimostra di essere viva e di non voler morire in silenzio.
L’esatto contraltare dell’altra Italia, quella dei “cittadini normali”……..
che si manifestano infastiditi per i disagi  e il traffico nel caos, che guardano Monti in TV mentre spiega che toglierà loro la terra da sotto i piedi, perché tanto da domani potranno levitare (e drammaticamente ci credono), che non si poteva fare diversamente perché troppi (sempre gli altri naturalmente) erano abituati a vivere al di sopra delle proprie possibilità, che pensano il paese andasse svecchiato, senza curarsi del fatto che tassare e liberammazzare rappresenta l’antitesi di qualsiasi miracolistico gerovital, che tutte le altre categorie, tranne la loro, sono composte da furfanti che rubano un reddito o un salario e andavano “messe a posto”, che paventano derive squadriste, azzardando arditi parallelismi fra l’italica protesta degli autotrasportatori e quella che a suo tempo in Cile diede la stura al regime di Pinochet, dimenticando che da noi un “Pinochet” siede già alla presidenza del Consiglio, portatoci non dai camionisti ma dalle banche e dallo spread, che leggono i giornali politicamente corretti, giocano a fare i globalisti da salotto e credono convintamente di poter galleggiare al di sopra di qualsiasi problema, perché adesso che il salapuzio di Arcore è andato in pensione, il professore e la Ue metteranno a posto tutto, basta lasciarli lavorare.

Tratto da: Blocchi dei TIR in tutta Italia, ma in strada dovrebbero esserci i cittadini | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/01/24/blocchi-dei-tir-in-tutta-italia-ma-in-strada-dovrebbero-esserci-i-cittadini/#ixzz1kOahaBCB 
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! 

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