ROMA (IRIB) - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è arrivato a Roma nel bel mezzo di colossali misure di sicurezza che rievocano uno scenario di guerra.
Protetto da mille agenti italiani, 200 militari statunitensi, 26 veicoli anti-pallottola, decine di cecchini ed alcuni elicotteri, il premio Nobel per la Pace si recherà di mattina in Vaticano per incontrare il Papa. Poi, alle 12:30 sarà ricevuto al Quirinale dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e infine vedrà il premier, Matteo Renzi, a Villa Madama, alle 14:30. Proprio l'ambasciatore Phillips, poco prima dell'arrivo del presidente, aveva sottolineato che Obama "sarà lieto di rivedere il suo vecchio amico, il presidente Giorgio Napolitano". Anche altre autorità americane in passato hanno dimostrato ammirazione per l'attuale presidente italiano citando anche cooperazioni con il suddetto in passato; e' celebra la frase di Kissinger che lo definì il suo "comunista preferito". Ad ogni modo Obama, prima della visita, in un'intervista al Corriere della Sera, ha parlato del suo incontro con il Papa: "Il Papa ci sfida. Ci implora di ricordarci dei poveri". Venerdì Obama ed il suo esercito di guardie lascierà l'Italia per recarsi in Arabia Saudita.
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