lunedì 18 febbraio 2008

Gip e pm in tribunale nel week-end:evitate le scarcerazioni di 16 rapinatori

Straordinari in aula per Paolo Ielo e Giovanni Narbone: i banditi sarebbero stati scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Sono autori di almeno 66 rapine per un bottino di 40 milioni
Milano, 18 feb - Domani sarebbero stati tutti scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare. I 16 rapinatori seriali di gioiellerie, autori con altri complici di almeno 66 rapine commesse in tutta Europa, di cui 15 in Italia, per un bottino complessivo di 40 milioni di euro, sarebbero tornati in libertà a un anno dagli arresti perché così prevede la legge che pone un limite di tempo alla custodia cautelare. Tuttavia per evitarlo il giudice per l'udienza preliminare Paolo Ielo e il pubblico ministero Giovanni Narbone hanno lavorato tutto il fine settimana riuscendo a portare a termine il procedimento proprio ieri, a 48 ore dalla scadenza. Gli arresti erano stati eseguiti un anno fa dai carabinieri nell'ambito di un'operazione coordinata dall'Europol. In manette erano finiti 29 estoni ed un lituano accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla rapina aggravata e al porto abusivo d'armi. Tra il 12 marzo 2004 e il 6 giugno 2006 hanno seminato il terrore nelle gioiellerie più prestigiose di tutta Europa. Due le rapine messe a segno a Milano: da Tiffany in via Della Spiga il 12 marzo 2004, fruttata 160mila euro, e da Verga in via Mazzini il 23 aprile 2004, per un bottino di 350mila euro. Nel resto di Italia i malviventi hanno colpito a Genova, Ancona, Bologna, Torino, Firenze, Padova, Rimini, Verona, Modena e Ferrara per un bottino complessivo di 3,4 milioni. I vertici della banda vivevano in Estonia, dove sono stati fatti quasi tutti gli arresti. Mentre alcuni fra i rapinatori sono stati arrestati in Francia, Spagna, Germania, Finlandia. Paesi dove sono stati portati a segno la maggior parte dei colpi. I malviventi agivano con professionalità, effettuando un sopralluogo nelle gioiellerie prima di attuare il colpo e poi tornando armati di pistole e in un'occasione, sospettano gli inquirenti, anche di una mitraglietta. Dopo i colpi ripartivano per l'Estonia, utilizzando ogni volta mezzi di trasporto diversi: autobus, treni, aerei e traghetti. Alcuni fra gli orologi rubati venivano venduti on line sul sito di Ebay. Lo scorso 21 settembre ci sono stati i primi dieci patteggiamenti a pene dai 3 anni e 4 mesi ai 5 anni di reclusione per i reati commessi in Italia. Ma ora, a un anno dagli arresti era ancora aperto il procedimento a carico di 16 imputati. Per questo, dopo aver fissato udienza la settimana scorsa, con un provvedimento urgente il gup Paolo Ielo ha fissato altre due date sabato e domenica. Una staffetta conclusasi con cinque condanne in abbreviato a pene tra i 9 anni e 4 mesi di reclusione a 12 anni e 2 mesi, quattro patteggiamenti a pene tra i 3 anni e 10 mesi di carcere e i 4 anni e 6 mesi. E poi ancora un'assoluzione, un proscioglimento e 4 rinvii a giudizio. Per un altro imputato è stata disposta la separazione della posizione per una ricognizione di persona fissata al 4 marzo. Per gli imputati rinviati a giudizio il processo davanti alla sesta sezione penale comincerà a maggio. http://ilgiorno.quotidiano.net/milano/2008/02/18/65530-tribunale_week.shtml

Nessun commento:

Posta un commento