lunedì 24 marzo 2008

DIOSSINA: GARATTINI, ITALIA PRENDA ESEMPIO DALLA SUDCOREA

"La decisione della Corea del Sud di mettere al bando la mozzarella di bufala per il timore della contaminazione della diossina e' saggia e logica e credo che l'Italia debba fare i giusti controlli per vedere se e' ancora il caso di mettere questo alimento a disposizione della gente". Non ha dubbi il professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, dopo che le importazioni di mozzarella sono state interrotte nel Paese asiatico, che ha annunciato che condurra' propri test per verificare l'eventuale contaminazione. "La diossina e' una sostanza inquinante cancerogena che si deposita nei grassi - spiega ancora Garattini - per questo motivo una volta assunta dall'organismo e' difficilissimo eliminarla perche' non e' idrosolubile". La presenza di diossina riscontrata nel latte e nella mozzarella proveniente da alcuni allevamenti campani, spiega ancora il professore, probabilmente e' legata ai tanti roghi di immondizia che da settimane si susseguono nella regione, ad opera dei cittadini esasperati dalla situazione di emergenza rifiuti. "La diossina si deposita sull'erba e, quindi, viene assunta dalle mucche per via orale. Una volta entrata in circolo - continua - si deposita nel tessuto adiposo e viene eliminata nel latte. Questa sostanza infatti si deposita proprio nei grassi di cui e' ricco il latte. E quindi nei prodotti derivati quali la mozzarella". Secondo il direttore del Mario Negri, l'esempio della Corea del Sud potrebbe essere preso anche da altri Paesi. E' un'eventualita' concreta che Garattini ritiene quasi necessaria: "Non vedo perche' si debba rischiare inutilmente di esporci alla diossina: prima si facciano i controlli e poi, eventualmente, si dia il via libera alla vendita di mozzarella di bufala e degli altri derivati a rischio". http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/cronaca/rep_cronaca_n_3010687.html

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