lunedì 24 marzo 2008

"Un complotto contro Obama"

Il Dipartimento di Stato si affida alla macchina della verità per scoprire se dietro lo spionaggio ai danni di Barack Obama, Hillary Clinton e John McCain vi siano motivi politici mentre il New York Times accusa Condoleezza Rice di voler chiudere «troppo in fretta» il caso «con uno schermo di fumo» dietro il quale potrebbe esservi una macchinazione dell’amministrazione Bush contro i candidati democratici. Ad essere sottoposti alla macchina della verità saranno i tre dipendenti di società sotto contratto con il Dipartimento di Stato colpevoli di aver illegalmente spulciato nei documenti dei passaporti dei tre candidati presidenti negli archivi. La decisione è stata presa dal Segretario di Stato, Condoleezza Rice. Il New York Times l’ha chiamata direttamente in causa con un editoriale nel quale si ipotizza un tentativo di occultamento delle prove. «Sorprende che il portavoce Sean McCormack sia stato così veloce nell’escludere possibili motivazioni politiche di quanto avvenuto anche se l’inchiesta è appena iniziata», afferma il quotidiano, ricordando come nel 1992 i documenti del passaporto di Bill Clinton vennero violati da «alti funzionari della Casa Bianca che volevano infangarne il nome» per favorire la rielezione di George H. W. Bush. Continua ... http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=202&ID_articolo=266&ID_sezione=425&sezione=

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