domenica 16 marzo 2008

Yunus nella patria del capitalismo Il banchiere dei poveri a New York

Il premio Nobel per la pace e creatore della Grameen Bank ha aperto uno sportelloper il micro-credito a Jackson Heights, area multietnica nel cuore della Grande Mela LA SEDE della Grameen Bank è in cima ad una scala stretta, passato un negozio di sari indiani e una piccola rivendita di dvd di film di Bollywood. Sono due minuscole stanze, in cui ci sono soltanto tre scrivanie, due telefoni, dieci sedie e una dozzina di foto del fondatore. Difficile immaginare qualcosa di più spartano e volutamente modesto. Non siamo a Dacca in Bangladesh ma all'incrocio tra la Settantaquattresima strada e Roosevelt avenue, nella zona di Jackson Heights, nel quartiere del Queens, nella città di New York, a tredici minuti di metropolitana da Park Avenue, la strada con le case più costose al mondo. Siamo nel quartier generale americano della banca di microcredito del premio Nobel Muhammad Yunus. Nel palazzo di fronte hanno appena aperto una filiale della Citibank e all'angolo c'è la Commerce Bank, sono piene di luci, splendenti e modernissime, promettono perfino viaggi premio nelle isole caraibiche ai nuovi correntisti. Peccato che la maggioranza di coloro che vivono qui non ci potranno mai entrare: un americano su dieci non ha un conto in banca e qui la percentuale schizza alle stelle. Se non hai credit history, cioè se non hai mai avuto un conto in banca, una carta di credito, se non puoi dimostrare che sei uno che restituisce i soldi, allora non potrai entrare nel sistema, non ci sarà modo di avere alcun prestito e non ti restano che i finanziamenti illegali e gli strozzini. Il tasso di interesse che applicano oscilla tra il trecento e il quattrocento per cento all'anno. Continua ... http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/esteri/povera-america/povera-america/povera-america.html

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