domenica 16 marzo 2008

LA FIGLIA DI MORO: TERRORISTI DITE LA VERITA'

30 ANNI FA LA STRAGE DI VIA FANI E IL RAPIMENTO DELLO STATISTA "La verita' credo che debba essere ancora ricostruita per tanti aspetti e credo che ognuno dovrebbe fare il proprio dovere dando la possibilita' di studiare tutte le carte disponibili e avendo anche il desiderio che chi ha compiuto questi atti di terrorismo abbia la forza e l'onesta' di dire come sono andate le cose effettivamente. Tante persone non sanno neanche chi ha ucciso i loro cari e questo non puo' essere tollerato". A sottolinearlo e' Agnese Moro, figlia dello statista democristiano ucciso dalle Brigate rosse. Agnese Moro, che presiede l'Accademia di Studi Storici intitolata a suo padre, parla di un quadro ancora "non nitido" della ricostruzione dei giorni del sequestro e sottolinea la necessita' di non dimenticare i nomi di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi affinche' non accada piu', in futuro, come racconta esserle successo di recente, di "aprire un manuale di storia e di trovare i loro nomi riportati soltanto in appendice. Per me - afferma a proposito della ricorrenza di oggi - la cosa piu' importante e' ricordare gli uomini che sono morti in via Fani: erano delle brave persone, avevano tutta la vita davanti, erano giovani, erano pieni di affetti, avevano le loro famiglie e il ricordo di oggi per me e' sempre dedicato a loro". Oggi, come ogni 16 marzo, davanti alla lapide di via Fani si avvicendano rappresentanti delle istituzioni e delegazioni di partito: "Penso che possa essere l'occasione per loro come per tutti noi - sottolinea Agnese Moro - di fermarsi a riflettere in profondita' sulla nostra storia e anche su quanto costa il cammino che stiamo facendo faticosamente verso una democrazia sempre piu' ampia e piu' solida". (AGI) - Roma, 16 marzo - http://www.agi.it/cronaca/notizie/200803161059-cro-rt11008-art.html

Nessun commento:

Posta un commento