domenica 16 marzo 2008

SICUREZZA STRADALE: UE, PRESTO MULTE SENZA FRONTIERE

BRUXELLES - Salvare 5.000 vite ogni anno nei 27 Paesi dell'Unione europea attraverso un'operazione facile a dirsi ma finora impossibile a farsi: colpire sempre e comunque in Europa, indipendentemente dal Paese di immatricolazione dell'autoveicolo, i responsabili delle più gravi infrazioni del codice della strada, in primo luogo l'eccesso di velocità, la guida in stato di ubriachezza, il mancato uso delle cinture di sicurezza. E anche chi passa con il rosso non potrà più sperare di farla franca solo perché si trova all'estero. E' questo l'obiettivo per il quale la Commissione europea, grazie alla proposta di direttiva messa a punto dal commissario responsabile per i trasporti, Jacques Barrot, ha deciso di scendere in campo dopo aver constatato che da soli gli Stati membri non sono stati finora in grado di risolvere il problema. Ma Bruxelles è passata all'azione anche alla luce di una drammatica realtà ricordata dai numeri messi nero su bianco nel documento che l'esecutivo comunitario varerà, salvo imprevisti, mercoledì prossimo e che l'Ansa è in grado di anticipare. Il traguardo fissato nel 2001, cioé dimezzare il numero dei morti sulle strade entro il 2010, quasi certamente non riuscirà a essere tagliato. Nel 2007 il trend discendente che negli ultimi anni era stato registrato dal numero delle vittime della strada nei 27 Paesi Ue (meno 6% nel 2004 e meno 5% nel 2006) si è arrestato. Lo scorso anno i morti sono stati tanti quanti l'anno precedente, cioé 43.000. E' come se in Europa ogni settimana, scrive Bruxelles, cinque aeroplani di medie dimensioni si schiantassero al suolo. Continua ... http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_20933643.html

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