lunedì 7 aprile 2008

CASO EUROPA 7 - Il governo inadempiente rischia il “danno erariale”, se non si recepisce subito la sentenza europea

Allora la sentenza su Europa 7 doveva essere inserita anche nel decreto legge del 1° aprile, che il governo ha emanato per recepire tutte le decisioni della Corte di Giustizia Europea?“In realtà, il nostro ordinamento avrebbe già dovuto essere adeguato al diritto comunitario anche prima del Consiglio dei ministri del 1° Aprile. Bisogna, infatti, ricordare che anche la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia in materia radiotelevisiva, per le violazioni sull’assegnazione delle frequenze TV. Ed il nostro governo ha riconosciuto, con una comunicazione ufficiale del settembre 2006, l’effettiva sussistenza di tutte le violazioni comunitarie contestategli dalla stessa Commissione. Ove poi si aggiunga che, come ci ricorda la Corte di Giustizia nella sentenza su Europa 7, la situazione di illegittimità comunitaria perdura in Italia da almeno 11 anni ( ma in realtà dalla metà degli anni Settanta), dovrebbe apparire chiaro che difficilmente si poteva individuare un tema più pertinente per intervenire con la decretazione di urgenza. In effetti, avevo già scritto, all’indomani della presentazione del disegno di legge Gentiloni sulla riforma del sistema dei media, che l’esigenza di utilizzare lo strumento della decretazione d’urgenza per risolvere la cosiddetta anomalia italiana era presente già da tempo. La recente sentenza della Corte europea non ha fatto altro che riconfermare la validità di quelle ragioni d’urgenza”. Leggi tutto su: http://oknotizie.alice.it/go.php?us=508012a0b29822fa

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