lunedì 7 aprile 2008

Omicidio Rostagno, appello ad Erice "Cittadini, collaborate alle indagini"

Lettera aperte del sindaco Giacomo Tranchida Ai propri concittadini chiede che si trasformino da "spettatori e protagonisti. E' tempo che i cittadini, spesso da spettatori distanti e intimoriti trovino la forza e la passione civile per ridiventare protagonisti del nostro quotidiano. In tale direzione tutte le istituzioni e la politica debbono fare la propria parte, con fermezza, senza ambiguità"Un appello ai cittadini per scoprire la verità sull’omicidio di Mauro Rostagno. A lanciarlo è il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida. Ai propri concittadini chiede che si trasformino da "spettatori e protagonisti". "Intanto un plauso - scrive il sindaco in una nota diffusa ai cittadini - alla certezza investigativa raggiunta dalle indagini condotte dal sostituto procuratore della Dda di Palermo, Antonio Ingroia, e dalla Squadra mobile di Trapani, diretta da Giuseppe Linares. Quelle cartucce, sapientemente costruite, facevano parte dell'armeria della mafia trapanese, riconducibile al gruppo di fuoco nella disponibilità del boss Vincenzo Virga".Il sindaco ricorda che "é tempo che i cittadini, spesso da spettatori distanti e intimoriti trovino la forza e la passione civile per ridiventare protagonisti del nostro quotidiano. In tale direzione tutte le istituzioni e la politica debbono fare la propria parte, con fermezza, senza ambiguità e atteggiamenti che possano ingenerare atteggiamenti equivoci o fraintendimenti assai disdicevoli". Tranchida difende anche l’operato dell’antimafia: alla “presunta strumentalizzazione della mafia a fini 'occupazionali' da parte dell'antimafia per creare posti di lavoro, rassegno il pensiero di un uomo ucciso dalla mafia nelle nostre città il 26 settembre 1998, Mauro Rostagno: non vogliamo trovare un posto in questa societa' ma creare una società in cui valga la pena di trovare un posto”.saf (7 aprile 2008) http://www.ateneonline-aol.it/080704saf.php

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